THE STRONGHOLD SAGA E LA GENESI DELLA TRAMA ATTRAVERSO LA MUSICA
Oggi vi devo svelare un segreto: gran parte del processo creativo che ha portato alla pubblicazione di The Stronghold Saga è nato mentre ascoltavo la musica.
Sin da quando ero piccola ho sempre avuto una passione per il canto e per i testi delle canzoni e questa passione è cresciuta con me ampliando man mano il mio repertorio e i miei interessi musicali fino a rendermi l’ascoltatrice eclettica che sono oggi. Se qualcuno spiasse la mia playlist vedrebbe l’opera accanto al grunge, Chopin accanto ai Cradle of Filth, Mozart affiancato ai Within Temptation, Beethoven e i Muse, Wagner e Michael Bublè.
The Stronghold Saga deve la sua genesi ad una canzone dei Cradle, forse la più famosa, ossia Nymphetamine. Per chi non la conoscesse: parla dell’incontro tra una ragazza e un vampiro avvenuto di notte. La voce dolcissima della cantante femminile è contrastata dallo scream di Dani Filth in modo equilibrato, ossimorico e di grande impatto scenico. Il testo è incredibilmente poetico, meraviglioso, e l’unica cosa che rovina questa grande traccia è il video, decisamente brutto (ma d’altronde i Cradle fanno sempre video grotteschi, strani e inquietanti).
Questa traccia nel 2005 mi portò a scrivere un piccolo testo di due pagine, poi uno di 15, e poi nel 2009, quando la mia intenzione di scrivere di vampiri e di fantasy si fuse, il primo libro di The Stronghold Saga ossia Light & Hope.
Quando mi sono occupata del sequel Nymphetamine aveva dato tutto quello che poteva alla mia ispirazione, quindi ho cercato altri modi per tirar fuori dalla mia mente i personaggi, renderli reali, renderli emozionali e emozionanti. Secondo me una storia vale quanto il suo personaggio riuscito peggio e, da un certo punto di vista, è facile creare i protagonisti, spesso i punti dolenti sono gli aiutanti o gli antagonisti. Nel 90% dei casi i primi protagonisti che creiamo sono i nostri alter-ego e, mano sul cuore, devo ammettere che Layana Indil Seamoon mi assomiglia parecchio all’inizio ma, a un certo punto, intraprende una strada che io non avrei scelto. In quel momento lei, insieme a tutti gli altri, ha acquistato consistenza, senso, corpo.
The Unveiled Covenant e Cruelty of Faith hanno percorso sentieri melodici intricati e differenti, tanto da collegare più canzoni a uno stesso personaggio o capitolo, aiutandomi a sviluppare la trama senza che io ne avessi il controllo razionale: in un certo senso non ero io a scrivere, erano loro a volersi raccontare, a voler mostrare le proprie sfaccettature fino alla più oscura, alla più insospettabile.
Sarebbe quasi impossibile parlare delle canzoni senza spoilerare gran parte della trama, mi limiterò a citarne gli autori. Tra questi c’è una prevalenza di Queen, Within Temptation e Muse (i miei artisti preferiti) ma sono presenti anche gli HIM, i Goo Goo Dolls, i Puddle of Mudd, Michael Jackson, Olivia Lufkin, i Metallica, qualche canzone del Glee Cast e gli Skillet. Generalmente alcuni personaggi hanno trasmesso le loro emozioni attraverso la musica più pesante, altri attraverso quella più leggera e melodica. I personaggi più “cupi” sono sicuramente Layana e Lotharius, quello più pop è Elesia, quello classic rock è Mark.
Ancora molto si potrebbe dire sul legame musica-scrittura, ma mi fermo qui.
Vorrei dare un consiglio ai lettori che sognano di scrivere qualcosa, qualsiasi cosa, precisando che sono una persona normale, qualsiasi, niente di eccezionale o di inarrivabile, tutt’altro. Sono la classica ragazza della porta accanto acqua e sapone e un po’ secchiona, sono esattamente come il più banale di voi, eppure ho scritto qualcosa di originale e appassionante (almeno spero). Il mio consiglio è quello di ascoltare tanti autori diversi, tutti quelli che stuzzicano i vostri gusti, e di non ascoltarli solo con il cuore ma anche con la testa. Vedrete, sarà sorprendente il modo in cui un’idea per una storia prenderà forma nella vostra mente, basterà poco e i vostri protagonisti vi prenderanno per mano e vi condurranno in posti splendidi e sconosciuti che custodivate nella vostra fantasia inconsapevolmente.
Al prossimo articolo.
14/04/2014
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