IL COMPORTAMENTO SPAZIALE
Il comportamento spaziale comprende i seguenti elementi: la vicinanza, l’orientazione, il comportamento territoriale e il movimento nell’ambiente fisico.
L’individuo ha delle restrizioni fisiche dovute alle caratteristiche degli organi deputati a inviare e ricevere segnali. Tuttavia all’interno di queste restrizioni esiste un campo dove sono possibili delle variazioni cha hanno il significato di definire e modificare le interazioni tra individui.
La vicinanza è determinata dalla distanza esistente tra due persone.
Essa può essere:
- Intima (45 cm), per relazioni intime. È facile il contatto fisico, si può sentire l’odore dell’altro e cogliere l’intensità delle sue emozioni. Ci si può vedere, anche se non molto bene, ci si può parlare sottovoce;
- Personale (da 45 cm a 1,20 m), per relazioni a breve distanza. Si può toccare e vedere l’altro, ma non si può sentire l’odore dell’alito;
- Sociale (da 2,50 a 3,50 m), per relazioni più impersonali. Per comunicare è necessario un tono di voce più alto;
- Pubblica (da 3,50 in poi) per apparizioni in pubblico e pubblici avvenimenti.
I cambiamenti nella vicinanza durante gli incontri vengono eseguiti come movimenti sociali.
L’orientazione riguarda l’angolazione secondo cui le persone si situano nello spazio l’una rispetto all’altra. C’ è una relazione e la vicinanza, ambedue sono indici alternativi dell’intimità e, in diverse occasioni, si sceglie una diversa combinazione tra le due componenti.
L’altezza è la terza dimensione del comportamento spaziale, benchè se ne faccia un uso limitato. Si può utilizzare l’altezza stando in piedi o a sedere, usando un palco, portando scarpe con tacchi alti e variando la postura.
Il movimento nell’ambiente fisico ha un significato quando:
- Determinate aree implicano un significato territoriale per alcune persone o gruppi. Spostarsi nel territorio di un’altra persona costituisce un particolare tipo si anno sociale;
- Alcune aree sono in rapporto con la posizione sociale che si riveste. Dirigersi verso queste aree o allontanarsene è un atto sociale ben determinato.
Attraverso i comportamenti spaziali si manifestano essenzialmente, due tipi di atteggiamenti interpersonali: l’associazione e la dominanza.
I gradi di vicinanza più elevati sono decodificati in termini di gradimento. I meccanismi che interessano la distanza tra due individui possono essere di equilibrio e di reciprocità. Nel primo le distanze tendono a mantenersi costanti, nel secondo a ridursi. Le persone usano la reciprocità con quelle che sono loro simpatiche e mantengono una posizione di equilibrio verso quelle antipatiche.
Anche l’orientazione è segno di associazione. La posizione fianco a fianco è chiaramente considerata come una posizione di cooperazione, mentre le posizioni direttamente frontali sono considerate competitive.
Per quanto riguarda la dominanza uno dei fattori più rilevanti è che, nei confronti delle persone di alto status sociale, si manifesta differenza mantenendo una certa distanza. Ci sono anche connessioni fra status sociale e altezza.
Tuttavia l’uso degli spazi che hanno valore simbolico rappresenta la modalità più importante con cui si segnala la dominanza. Una persona comunica la dominanza o il suo ceto sociale occupando uno dei più importanti posti a sedere.
Il comportamento spaziale costituisce parte integrante delle abilità sociali che richiedono, sia la capacità di usare una posizione spaziale appropriata nel rapporto con un’altra persona, sia la capacità di saper predisporre lo spazio per situazioni nelle quali sono coinvolte più persone.
20/04/2014
|