COMODATO, L’IMPOSTA SI PAGA A OGNI RINNOVO
Domanda: La registrazione deve essere solo iniziale (imposta) oppure è giusto che sia annuale (tassa), in quanto finalizzata a comprovare l’esistenza del perdurante rapporto contrattuale di comodato gratuito ai figli?
Risposta: La registrazione del contratto di comodato è soggetta all’applicazione dell’imposta di registro in misura fissa pari a 200 euro.
La norma di riferimento è l’articolo 5, comma 4 della tariffa, parte I, del Dpr 131/1986.
Se il contratto di comodato è a tempo determinato, con possibilità di rinnovo e a parità di condizioni, è necessario versare l’imposta di registro di 200 euro a ogni rinnovo. Quindi, l’imposta fissa si paga per ogni periodo o proroga di contratto. In caso di contratto a tempo indeterminato (in cui non si prevede la durata nè la scadenza condizionante per il comodatario di restituire il bene), l’imposta fissa si paga soltanto al momento della registrazione originaria.
Essendo il contratto di comodato una scrittura privata non autenticata, si sconta l’imposta di registro vigente alla data di registrazione.
Se la registrazione è stata effettuata entro il 31 dicembre 2013, l’imposta ammontava a 168 euro; dal 1° gennaio 2014 in avanti, il tributo è stato elevato a 200 euro.
Cari amici, nel farvi i miei più cordiali saluti, vi rimando al prossimo appuntamento.
Saverio Minervini.
02/05/2014
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