DIFFIDARE DELLA “SVIOLINATA” COME DELLA CRITICA AGGRESSIVA
Ora che abbiamo scoperto qualche trucco per “pescare” i manipolatori con le mani nel sacco e smascherarli, andiamo a verificare quali sono in concreto le loro tecniche di azione, naturalmente per preparaci con le dovute contromosse.
Una delle principali abilità del manipolatore è , per esempio, quella di individuare in tempo record il punto debole del suo interlocutore, per poi fare leva su questa area indifesa e realizzare i propri scopi. Per mettere in atto questa tattica, il manipolatore dispone in genere di una gamma variegata di linguaggio di seduzione o – viceversa – di aggressione che mirano a mettere la sua “preda” con le spalle al muro. Eccone qualche esempio.
Gli strumenti e le frasi del manipolatore
- La lusinga. “Chi può saperlo meglio di te, che non sbagli mai un colpo?”
“Sei l’unico che mi capisce!”.
- Il ricatto affettivo. “Se hai deciso così, è perchè io non ti interesso più come prima!”
“Va bene: farò a meno di te e finirò in malora…”.
- La falsa modestia. “Io non ho certo la sua preparazione, ma…”
“Dall’alto della tue esperienza, sorriderai della mia idea forse un po’ banale”.
- L’impassibilità e l’ironia di circostanza. “Come vedi, non sono affatto stupido…”
“Ma davvero? E magari stai parlando sul serio…”.
- L’intimidazione e il ricatto. “Provaci e te ne pentirai!”
“Ti conviene farlo subito, senza di me sei perduto!”.
- La tattica del “mettersi nei panni di”. “Ascolta, se io adesso fossi al tuo posto…”.
Una tipica tecnica di chi ci vuole manipolare è quella di mettersi “nei nostri panni”. I manipolatori sono infatti abituati a catturare la benevolenza e la buona disposizione d’animo, conquistando prima di tutto la comprensione.
Essi raggiungono questo obiettivo, per esempio, facendoci parlare dei nostri problemi e consolandoci, oppure adducendo vere o presunte affinità, attraverso frasi ed espressioni di complicità. Di fronte a questi subdoli tentativi, non c’è che una difesa: la riservatezza. Non è una modalità di reazione scontata, anzi. In realtà, spesso, per bisogno di essere rassicurati, ci lasciamo andare a raccontare una marea di particolari inutili su noi stessi e sulla nostra vita, e sono tutte informazioni che il manipolatore registra e userà a suo vantaggio al momento più opportuno. Se abbiamo dei debbi su chi ci sta di fronte, il silenzio è una perfetta tattica preventiva, oltrechè il miglior alleato per ritrovare la giusta “centratura” su noi stessi e per evitare di aprire spontaneamente dei varchi a chi vuole approfittare di noi.
Di Vittorio Caprioglio
29/05/2014
Importanza della comunicazione e linguaggio del corpo