IL LINGUAGGIOE LA RAPPRESENTAZIONE DELL’ESPERIENZA: CANCELLAZIONE, DEFORMAZIONE, GENERALIZZAZIONE
In un processo di comunicazione può venirsi a creare la condizione per la quale i messaggi comunicati non sono idonei a rappresentare, attraverso il linguaggio, esperienze specifiche e complete. Gli individui, pertanto, si trovano nella condizione di non capire l’esperienza che viene loro trasmessa.
È possibile, mediante accorgimenti che qui di seguito saranno descritti, costruire l’esperienza concreta a cui si vuol fare riferimento. Ciò è importante per due motivi:
- Il primo è in relazione alla capacità di chi comunica, che deve essere in grado di fornire esperienze sufficienti alle quali l’interlocutore si adatti;
- Il secondo riguarda la capacità del comunicatore di raccogliere delle informazioni complete sull’esperienza a cui l’interlocutore sta riferendosi attraverso il linguaggio.
Il linguaggio verbale è formato da una serie finita di elementi (l’alfabeto) che attraverso un sistema di regole (la grammatica) può produrre una serie infinita di frasi. Attraverso il linguaggio verbale possiamo creare e comunicare una serie infinita di rappresentazioni del mondo avendo, in questo modo, una enorme flessibilità nel rapportarci ad esso.
Le frasi devono essere:
1. Ben formate, cioè avere un significato sia sintattico che semantico
2. Correlate semanticamente in maniera logica, quindi:
- Essere complete in relazione ai verbi
- Non essere ambigue
- Avere indici referenziali definiti
- Rispettare i presupposti
Il comunicatore deve essere in grado:
1. Di descrivere in maniera dettagliata le esperienze a cui si sta riferendo
2. Di ricostruire le esperienze alle quali si riferisce l’interlocutore attraverso il linguaggio verbale
30/05/2014
''Gli strumenti per essere vincenti'': metodi e tecniche per conoscersi e valorizzarsi, a cura dello psicologo Pino Fiore