TI REALIZZI NEL LAVORO?
Passione o dannazione, dovere o soddisfazione, terreno dove coltivare le proprie doti o dove spegnerle? Ognuno vive le ore d’ufficio con spirito e sentimenti personali che influiscono sul resto della vita.
Tuo figlio vuole fare l’attore
A. È solo una fantasia
B. Se è una passione vera, ci riuscirà
C. Lo iscrivi alla migliore scuola di recitazione
I tuoi colleghi sono:
A. Compagni di “sventura”
B. Persone che stimi e con cui collabori
C. Avversari da sfidare
Un collega va in pensione, che cosa pensi?
A. Al tempo che manca a te
B. Potrà dedicarsi ai suoi interessi
C. Che tristezza!
Se ti chiedono che lavoro fai…
A. Rispondi in modo ironico o vago
B. Descrivi brevemente la tua professione
C. Potresti parlare per ore del tuo lavoro
Sabato o domenica: quale giorno preferisci?
A. Sabato, hai tutto il weekend davanti
B. Ognuno dei due ha i suoi pregi
C. La domenica
Al lavoro il tuo dovere è…
A. Fare quello che ti compete
B. Impegnarti al tuo meglio
C. Dare il massimo
Dopo una settimana molto stressante tu…
A. Sei abbattuto e di cattivo umore
B. Cerchi di ricaricarti facendo quello che ti piace
C. Ti senti carico di adrenalina
Ti propongono un avanzamento di carriera se accetti di andare all’estero
A. Non se ne parla
B. Valuti attentamente la proposta
C. Accetti: il gioco vale la candela
Il tuo capo è di cattivo umore e boccia qualsiasi lavoro tu consegni
A. Pensi che lo detesti e lasci perdere
B. Ne riparlerete quando avrà cambiato umore
C. La prendi sul piano personale e ti offendi
L’ufficio personale ti manda a chiamare
A. Ti aspetti guai
B. Sei incuriosito
C. Finalmente buone nuove!
MAGGIORANZA DI A
Uno scomodo dovere che puoi tentare di migliorare. Quando ti alzi al mattino sembri un condannato che va al patibolo, disperato e rassegnato, e la sera rientri di malumore. Probabilmente il tuo lavoro non è frutto di una scelta ma di una necessità. Pensi che sia stato il diavolo a inventare una occupazione così punitiva, che ha l’unico scopo di permettere di mantenersi perchè le tue abilità e i tuoi interessi ne sono completamente esclusi.
Il consiglio. E se invece di fare la vittima tu provassi a cercare un altro lavoro? L’impresa non è facile, ma nemmeno impossibile. Nel frattempo, smetti di lamentarti, è il primo passo per stare meglio.
MAGGIORANZA DI B
Hai trovato quello che fa per te, ed è un’esperienza continua. Sei stato bravo, hai scelto una professione che ti piace, valorizza le tue doti, abbraccia i tuoi interessi e segue le tue inclinazioni naturali. La passione con cui lavori mitiga l’inevitabile fatica e ti aiuta a superare anche i momenti più difficili. Ma non sei uno stakanovista, uno che deve “produrre” a tutti i costi e riesci a circoscrivere il lavoro in uno spazio ben definito, e quando hai finito non ci pensi più e ti dedichi al resto della tua vita senza pensieri professionali.
Il consiglio. Sei perfetto così, ma se dovesse capitarti un lavoro che non ti piace, magari anche solo per un cambio di mansioni, ricorda di affrontarlo con lo stesso spirito, come un’esperienza costruttiva.
MAGGIORANZA DI C
Troppo assorbito dal lavoro: ritrova i tuoi spazi. Il lavoro è il tuo rifugio, una fuga da tutto ciò che non ti piace o non ti soddisfa della tua vita. Basta contare le ore che dedichi alla professione, che sono molte di più di quelle “canoniche”. Una dedizione che dunque non nasce solo dalla passione professionale e dal senso del dovere, che pure ti appartengono, ma da una insoddisfazione di fondo per altri aspetti deludenti della tua vita.
Il consiglio. Riduci il tempo di permanenza alla scrivania, non portare a casa “i compiti” e smetti di usare il lavoro come banco di prova del tuo valore. La sera guarda un film, leggi, telefona, incontra gli amici, ritrova i tuoi spazi personali, altrimenti, alla fine, ne risentirà anche il lavoro.
09/06/2014
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