Per i rustici e i casali sconti in media del 20%
Occasioni nel mondo dei rustici, una tipologia in voga nelle fasi positive del mercato e penalizzata dalla crisi immobiliare. Il rustico, se in campagna o zone comunque senza panorama sul mare o su un lago, ha ancora meno appeal della seconda casa al mare o in montagna. Ha costi di ristrutturazione elevati e spese di mantenimento non da poco, per la casa e il terreno.
Ecco perchè oggi finita l'invasione degli inglesi nel Chianti e nelle zone limitrofe, colonizzata la Puglia da parte degli stranieri che hanno scelto trulli e masserie (rustici tipici della zona) il mercato langue.
Per dare un minimo di spiraglio basterebbe a volte un po' di inventiva delle amministrazioni comunali nell'organizzare eventi attrattivi, come spesso avviene all'estero (per esempio in Francia nel piccolo borgo di Baux en Provence hanno scavato nella montagna il museo Carrières de Lumières e qui realizzano kermesse suggestive - come quella in corso su Klimt che proietta sulle pareti di roccia i quadri - che attirano pullman pieni di visitatori).
Oggi i prezzi del mattone sono più accessibili, anche per via di una domanda in contrazione. «I rustici hanno fascino sia per gli acquirenti italiani sia per gli stranieri» dicono da Tecnocasa. Tra le zone interessanti la campagna dell'Oltrepò Pavese, quella piemontese e quella umbra. Ci sono aree, come quella di Novi Ligure, dove è aumentata la richiesta da parte di milanesi e genovesi che si trasferiscono per lavoro. Si predilige il terreno di dimensioni tali da piantare alberi da frutto o creare un orto, la posizione collinare e l'indipendenza sui quattro lati. «Si cercano soluzioni di 100-120 mq con cucina abitabile, soggiorno e 2-3 camere da letto – dice Fabiana Meglio dell'ufficio studi Tecnocasa – e il budget oscilla tra 100 e 150 mila euro fino a 180mila euro». La zona che piace maggiormente è quella collinare intorno a Novi, ma l'offerta è molto bassa e un rustico può costare fino a 500-600mila euro, pertanto gli acquirenti si rivolgono alla zona pianeggiante. Non lontano si sviluppa il tortonese, zona molto ambita perchè si estende in un'area più ampia, offre casali di stampo signorile ed è vicina al casello autostradale. La domanda proviene soprattutto da milanesi, ma l'offerta è quasi nulla.
In Piemonte, nelle zone in campagna di Merella e Barbellotta e sulla collina verso Gavi è buona la domanda di investitori che ricercano soluzioni con 4-10 ettari di terreno per creare ristoranti, bed & breakfast e maneggi, attività che sta avendo un buon successo negli ultimi tempi. Chi si orienta sul ristrutturato mette in conto almeno 200mila euro (e fino a 500-600mila euro nella parte collinare), mentre chi opta per la ristrutturazione deve considerare 70-100 mila euro, a cui deve aggiungere circa 200mila euro per il restauro.
«L'offerta di cascine nelle provincie di Alessandria ed Asti è cresciuta del 6% rispetto a gennaio 2014 – dicono da casa.it –. La domanda per questa tipologia di immobile, spesso da ristrutturare, non è alta quanto quella di chi cerca una villa, moderna o d'epoca, anche da riqualificare. Durante l'ultimo ciclo di boom degli immobili, sono partite numerose operazioni di acquisto, ristrutturazione e frazionamento riguardanti tipologie di cascine dalle grandi dimensioni da cui ricavare almeno 4 o 5 appartamenti con superfici variabili fra 120 e 200 mq, a volte con piscina e/o campo da tennis in comune».
In Lombardia è l'Oltrepò pavese ad attirare la domanda, secondo Tecnocasa. A Broni e sulle colline circostanti un casolare da ristrutturare costa 30-45mila euro, a cui si aggiungono circa 100mila euro per la ristrutturazione, mentre chi cerca una tipologia già abitabile deve considerare una spesa di 90-95mila euro. Secondo casa.it in quest'area i valori, cresciuti fortemente nel periodo fra il 2001 ed il 2006, da circa tre anni hanno subito dei cali in media compresi fra il 5% e il 10 per cento.
Nella zona della Franciacorta vicina a Brescia, agli acquisti di rustici e cascine puntano gli imprenditori e le famiglie. I primi sono alla ricerca di tipologie di dimensioni molto ampie per costituire agriturismi, piccole cantine vinicole o caseifici. In questo caso si ricercano soluzioni di 1.000-2.000 metri quadrati a cui sia annesso un terreno di dimensioni molto grandi (10-12 mila mq). Le famiglie, invece, cercano soluzioni più piccole, spesso porzioni di case indipendenti (di circa 200 mq) con mille mq di terreno.
In Toscana ci sono anche complessi prestigiosi, come l'antica abbazia ristrutturata ad Asciano (Siena) in vendita per otto milioni di euro.
Passando all'Umbria, che con le Marche attira la domanda non solo degli stranieri, a Gubbio e Gualdo Tadino è sempre alta la richiesta, ma c'è un forte interesse anche per i terreni agricoli. Numerose richieste provengono da emigranti di ritorno (Inghilterra, Francia, Lussemburgo) che acquistano per trascorrere le vacanze o in previsione della pensione. Qui i prezzi di una soluzione già ristrutturata oscillano intorno a 150mila euro, quelli di una tipologia ancora da ammodernare sono circa 1.500 euro al mq; a Gualdo Tadino, invece, i valori scendono a 70-80mila euro e mille euro al mq.
«Nelle Marche, in particolare nella provincia di Pesaro e Urbino, la domanda di casali e rustici da ristrutturare ha avuto una forte impennata a inizio anni 2000 – dicno da casa.it –. Sono così cresciuti i valori di vendita che oggi scontano, dopo gli ultimi tre anni di forte crisi, ribassi del 20% in media. La domanda nazionale è composta da persone benestanti in età avanzata che hanno stabilito nella zona il loro buen retiro».
Di Paola Dezza
Fonte: il sole 24 ore
09/06/2014
|