Con lo scambio casa si risparmia
Se non si hanno idee di dove andare in vacanza e pochi soldi in tasca la via obbligata è lo scambio casa. Una strada sempre più battuta in tempi come quelli attuali in cui la "spending review" non è prerogativa solo del governo. Per famiglie più o meno numerose e coppie di pensionati che hanno tempo per viaggiare la soluzione di scambiare la propria prima abitazione o la casa di vacanza permette di concedersi l'opportunità di vedere il mondo senza spendere troppo.
Se si possiede una seconda casa in montagna o al mare si può scegliere di "metterla a frutto" se non affittandola almeno offrendola in cambio di un soggiorno, magari all'estero. «Ho viaggiato in tutto il mondo con questa formula, effettuando 150 scambi nel corso degli anni» spiega Annalisa Pujatti di Homelink, pioniera di questa tipologia di vacanza e responsabile del network per l'Italia.
Ma negli anni bisogna inventare servizi nuovi per catturare gli utenti che cercano scambi. Marta, per esempio, è un'artista e ha una seconda casa con giardino in Liguria che utilizza raramente. Peter fa il giardiniere e sta ristrutturando la sua casa a Bruges. I due oltre allo scambiocasa possono offrire un servizio: Marta potrebbe dipingere un trompe l'oeil nella casa di Peter e quest'ultimo curare il verde della casa di Marta. È l'ultima frontiera sperimentata proprio da Homelink: il baratto (di prestazione d'opera). Ultima in ordine di tempo la sezione dedicata al baratto arriva dopo il servizio last minute, per chi fino all'ultimo momento non ha potuto organizzarsi, e la divisione lusso per chi ha abitazioni da mille una notte e vuole avere in cambio lo stesso trattamento.
Scambiocasa.com (del circuito homeexchange.com), fondato nel 1992 da Ed Kushins presidente tuttora in carica, offre due settimane di prova gratuita per vedere se si trova un'opportunità di scambio. Se si guarda all'Italia, al primo posto, tra le regioni con maggiori iscritti al portale, ci sono Lazio e Toscana, seguite da Veneto, Lombardia e Sardegna. Tra le mete preferite degli italiani invece, oltre alle capitali europee, ci sono in primis città come New York, Miami, San Francisco e Los Angeles. «Le informazioni contenute nel profilo dei soci spingono a eseguire una ricerca in base alle affinità – dicono dal network –. I golfisti trovano corsi di golf in tutto il mondo, i surfisti individuano i luoghi più rinomati e gli amanti del cibo, le migliori cucine gourmet». E secondo una ricerca dell'università di Bergamo, gli italiani hanno scoperto questo nuovo modo di viaggiare e ne apprezzano i benefici: il 70% sceglie lo scambio casa per scoprire nuove culture, il 25% per risparmiare, l'88% ne apprezza l'aspetto ecologico.
Sono nati poi nel tempo portali che potremmo definire "selettivi". Per esempio homeexchangegold.com, nato nel 2012 come costola di homeexchange, serve il mercato del lusso oppure il portale Ivhe solo per chi possiede una seconda abitazione. Love Home Swap è il servizio più chic per chi è alla ricerca di una casa da favola nei posti più belli del mondo.
Inutile illudersi la ricerca richiede molto tempo e anche l'organizzazione dello scambio non è immediata. L'importante poi è essere realistici. Difficilmente si può sperare di ottenere una villa con piscina in Florida o un attico a New York se si offre come contropartita un bilocale in una sconosciuta località anche se con alcune attrattive.
La concorrenza si gioca anche sul costo della membership. Ma attenzione anche a valutare i siti per il numero di opportunità e scelte che offrono. Home for exchange, che ha 13mila membri nel mondo, chiede per un anno 49,50 euro, che scendono a 79,5 euro per due anni e a 99,5 euro per tre anni. «E se non si organizza lo scambio il primo anno, il secondo anno è gratuito» dice la responsabile Ann Lammers. Scambiocasa chiede 95 dollari, ma le case in vetrina sono 50mila circa. Homelink, molto attivo in Italia anche con incontri (l'8 giugno si terrà un meeting internazionale a Jesolo) e pubblicazioni, conta nel nostro Paese 800 iscritti e chiede 60 euro per l'abbonamento di sei mesi, 120 euro per un anno e 220 euro per due anni. Ultimamente ha introdotto anche un fondo garanzia che rimborsa piccole spese nel caso in cui la famiglia ospitata recasse qualche danno all'abitazione, come la rottura dell'oblò della lavatrice o di una lampada.
Punta sull'immagine della famiglia, invece, il sito knok.com. Laura e Juanjo, entrambi spagnoli, hanno fondato questa rete pensando proprio alle famiglie, ma non è uno scambiocasa tout court perchè in realtà ci sono costi da sostenere per effettuare la vacanza. Si parte da 495 dollari (363 euro) per un unico viaggio, cifra che comprende un'assicurazione fino a 600mila dollari (440mila euro), fino a 79 dollari (58 euro) al mese per più soggiorni. Bisogna poi mettere in conto 29 dollari per attivare un account.
Di Paola Dezza
Fonte: il sole 24 ore
14/06/2014
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