Eire sfida pubblico e privati
È un quadro profondamente cambiato quello che si prepara quest'anno ad accogliere Expo Italia Real Estate, la kermesse italiana del settore immobiliare arrivata alla sua decima edizione, in programma dal 24 al 26 giugno a Fieramilanocity.
Uno scenario che negli ultimi mesi ha registrato numeri positivi. Da un lato, come ha certificato nell'ultima nota trimestrale l'agenzia delle Entrate, si è verificato un ritorno alle compravendite residenziali, salite nei primi tre mesi del 2014 del 4,1%, anche se il dato è inevitabilmente influenzato dai rogiti posticipati da fine 2013 per usufruire della più conveniente imposta di registro. Dall'altro lato l'incrementarsi via via che passano le settimane dei deal nel nostro Paese, che si è lasciato definitivamente alle spalle l'immobilismo degli ultimi semestri. Anche se l'Italia per il momento si presta come terreno di caccia soprattutto dei grandi fondi opportunistici internazionali, sembra che il sentiment possa cambiare a breve e riportare il nostro Paese nel mirino degli investitori di lungo periodo. Come dimostra quello che potrebbe essere il deal più importante dell'anno: il portafoglio da 800 milioni di euro costituito da 21 immobili Fip che Cbre sta collocando sul mercato e al quale sono interessati Blackstone, Cerberus e George Soros. Un portafoglio a reddito con contratti "blindati" alla Pubblica amministrazione fino al 2022. Gli operatori interessati, che hanno già effettuato investimenti in Italia negli ultimi mesi (Blackstone ha oggi un portafoglio di due miliardi di euro se si considera anche la quota del 40% del fondo Atlantic 1 acquisita tramite Opa mentre Soros ha comperato qualche mese fa il 5% di Igd, una delle due Siiq quotate a Piazza Affari), da opportunistici potrebbero diventare investitori in cerca in investimenti a reddito.
A Fieramilanocity ci si prepara a mettere in vetrina quanto il mattone italiano può offrire in termini di progetti e di opportunità di investimento con oltre 400 operatori coinvolti. Il leitmotiv che quest'anno vuole accomunare i progetti presentati è quello della rigenerazione. Nei tre giorni di Eire saranno quindi illustrati i migliori progetti di refurbishment destinati a inaugurare, nel Paese, nuovi poli di attrazione nelle aree commerciali, industriali e logistiche, ma anche nel segmento hotel. «La grande scommessa italiana è la valorizzazione del proprio patrimonio pubblico e privato – spiega Antonio Intiglietta, presidente di Ge.Fi. –. Nel nostro Paese non c'è bisogno di costruire, in linea di massima, o di consumare nuovo suolo, e lo dimostrano le migliaia di centri storici e borghi da riqualificare. Abbiamo invece bisogno di una nuova politica abitativa, di una classe imprenditoriale che porti avanti progetti proficui e una Pubblica amministrazione chiamata a fare un salto di qualità, a essere flessibile e operativa, non bloccata sulla burocrazia ma capace di visione e trasformazione». Se il mondo imprenditoriale italiano non avrà la forza finanziaria per supportare progetti e sviluppi allora bisognerà cercare di favorire la quotazione, di rafforzare la capacità finanziaria delle imprese, di fare aggregazione. E infine attirare capitali esteri. «L'Italia è tornata nel mirino degli investitori internazionali – dice ancora Intiglietta –. Il contesto geopolitico in cui oggi vertiamo crea grande attenzione per il nostro Paese, ma dobbiamo essere all'altezza di tale attenzione».
Anche quest'anno viene riproposto l'appuntamento con gli "Investors' days". Quest'anno un'area sarà interamente dedicata agli investitori internazionali con l'obiettivo di radunare anche in questa edizione le quasi 90 società raggruppate lo scorso anno. L'evento sarà promosso, anche quest'anno, con la collaborazione con lo studio legale DLA Piper.
E in questo mercato che aspetta un riscatto definitivo tornano tutti i grandi gruppi che si occupano di advisory: Cbre, Colliers International, Cushman & Wakefield, JLL e World Capital, oltre che Ipi e GVA Redilco, società che rappresenteranno il mondo della consulenza immobiliare. Gruppi che oggi sono tornati in piena attività. La ripresa delle trattative in Italia vede oggi grande attenzione anche per i portafogli dei fondi in scadenza come Orazio di Finanziaria Internazionale, Iref di Beni Stabili Sgr e ancora Olinda, per il quale sembra che Prelios Sgr sia ormai alle battute finali con Axa real estate pronta a offrire una cifra di circa 310 milioni di euro.
I grandi filoni tematici vedono in testa l'housing, con CDP Investimenti Sgr, Fondazione Housing Sociale e Polaris Sgr che illustreranno i più recenti investimenti, come il progetto di Beni Stabili a Villafranca Padovana e l'iniziativa di Meldola di Polaris. Il filone dell'housing sociale vede protagonista proprio il Fia, fondo per l'abitare, promosso da Cdpi Sgr nel 2009 con due miliardi di euro di dotazione.
Le premesse per la ripresa del settore immobiliare in Italia oggi ci sono, in termini di idee e capitali soprattutto esteri. Adesso la prossima mossa tocca agli imprenditori e al Governo, che dovrà farsi carico delle numerose richieste per ora inascoltate, promosse anche dalle associazioni, da Ance ad Assoimmobiliare. «Eire l'anno prossimo ci sarà se ci sarà un mercato di cui parlare» conclude Intiglietta.
Di Paola Dezza
Fonte: il sole 24 ore
21/06/2014
|