NICOLA DI RAFFAELE
Carissimi colleghi arbitro e sportivi tutti.
Sabato 21 giugno 2014 alle 16,30 a Corato si è celebrata la funzione funebre
Per il nostro collega arbitro Nicola Di Raffaele.
Un numerosissimo numero di arbitri, di tutte le fasce di età ha partecipato per porgere l’ultimo saluto al nostro amato collega.
All’età di 19 anni nel luglio 1974 (nato il 18/02/1955) fu nominato Arbitro Effettivo.
Egli si presentava come un giovane schivo ed introverso. Ad una più approfondita conoscenza, (avvenuta come sempre è avvenuto e tutt’ora avviene nella Sezione
Nella Sezione Arbitri Paolo Poli di Molfetta) attraverso colloqui e scambi di opinione Egli era semplicemente serio e rispettoso dei ruoli e delle funzioni.
Si dimostrò serio, severo, rispettoso delle regole.
Piuttosto riservato aveva una notevole carica umana orientata alla comprensione dell’altro verso il quale rifondeva amore e disponibilità.
Queste qualità furono recepite ed apprezzate tanto che dopo pochi anni (4) fu eletto componente del collegio dei revisori dei conti a testimonianza del riconoscimento dai colleghi Arbitro dell’epoca.
Come ho già detto le Sue qualità furono a tal punto apprezzate ch’Egli il 1/7/86 fu nominato rappresentante A.I.A. presso il G.S. – L.N.P. e nella stessa stagione sportiva fu eletto componente del Consiglio Direttivo Sezionale.
Con tali qualità il Suo compito naturale non poteva essere che quello di Organo Tecnico Sezionale, cioè colui che segue direttamente la formazione tecnica ed associativa dei giovani Arbitro. E’ in particolare in questa funzione che emerge la grandezza di questo uomo discreto, umile, severo soprattutto con se stesso, giusto nel giudizio, comprensivo ma inflessibile nel rispetto dell’altro. La Sua umanità emergeva in particolare quando doveva esprimere giudizi non lusinghieri verso qualche giovane Arbitro visionato. Innanzitutto elencava le difficoltà che il giovane aveva dovuto affrontare, poi qualche debolezza temperamentale da questo espresse, ma il tutto condito con parole di comprensione e benevola considerazione. Alle volte chiedevo, ma, Nicola cosa facciamo? E Lui mi guardava con quegli occhi limpidi e luminosi e mi diceva, aspettiamo, diamogli il tempo di maturare. In una parola Egli amava i “Suoi Arbitri”. Ma devo aggiungere ch’Egli amava l’umanità tutta, dalla famiglia cui era legato indissolubilmente, agli Arbitri, a tutti coloro che avevano rapporti, seppur occasionali con Lui.
Spesso quando si parla di un grande uomo ci si riferisce a uomini che compiono grandi gesti, grandi opere o dotati di grande ingegno.
Nicola ha dimostrato con la Sua vita di poter essere grandi uomini con l’opera più grande che un uomo può compiere: l’Amore.
Egli è stato per tutti noi un esempio e il Suo essere ha inciso nelle coscienze di tutti quanti oggi sono portatori dei Suoi insegnamenti diretti o indiretti; ciò vuol dire ch’Egli continua a vivere con noi e continua ad essere giuda preziosa ogni volta che mettiamo in pratica i comportamenti che ci ha trasmesso.
E’ talmente vero quanto su detto che numerosissimi sono stati i messaggi che i giovani colleghi Arbitro Gli hanno inviato ringraziandolo per essere stati per Loro non solo un grande tecnico ma soprattutto la guida per la loro vita.
Un giovane collega Arbitro alla fine della celebrazione del rito funebre ha comunicato i sentimenti di tutti noi concludendo : Nicola, ci manchi. Ebbene è vero che ci mancherà il Suo sorriso, la possibilità di specchiarci in Lui, ma sono certo che Nicola continuerà a vivere con noi ogni volta che seguiremo i Suoi insegnamenti non solo sui campi di gioco ma soprattutto nella vita.
Se pur vero che lo salutiamo con nostalgia, è indubbio, che dobbiamo essere grati alla vita che ci ha concesso l’onore di avere come amico un “Grande Uomo”.
Ciao Nicola, sarai sempre con noi.
Mauro Minervini
24/06/2014
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