SANTOLINA
La Santolina è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Asteraceae – Compositae. Essa è una pianta aromatica, quindi particolarmente nota per il suo uso in gran parte, culinario. Non si esclude il suo utilizzo come bordura o per la creazione di parterre nei giardini.
Tale arbusto si sviluppa per un’altezza media che può variare tra i 30 ed i 60 cm., distribuendosi in larghezza per circa 90 centimetri. Il suo portamento è generalmente eretto oppure semi – prostrato. Esso appare in un forma specificatamente tondeggiante , con sottili fusti legnosi, che accolgono le foglie della Santolina. Queste ultime sono di piccole dimensioni e leggermente incise tra loro, molto vicine e dal profumo particolarmente piacevole. Il loro colore è un grigio tendente al verde e all’argento e si sviluppano sui rami che posseggono una copertura di feltro color bianco. Le infiorescenze sono composte da tanti piccoli capolini senza petali, molto simili a dei bottoni presenti su ciascun stelo. Il loro colore è generalmente il giallo, molto acceso. In genere i fiori della Santolina si presentano in versione molto abbonante di anno in anno.
La moltiplicazione della Santolina avviene per semina e per talea dei germogli. La prima va compiuta utilizzando, ad un clima rigorosamente temperato, un semenzaio con terriccio e sabbia; altrimenti, è possibile porre i semi direttamente all’aperto nel mese di maggio. Durante la stagione estiva è possibile procedere alla recisione di talee dei germogli. Queste ultime, lunghe circa 6 – 8 cm, vengono recise solo dal mese di luglio a quello di settembre e posizionate a radicare in un composto di torba e sabbia in eguali parti. Il rinvaso delle talee è necessario nell’aprile dell’anno seguente e la messa a dimora va compiuta a settembre.
Nome
Santolina (Santolina chamaecyparissus)
Ambiente
La Santolina trova le sue origini nelle zone dell’area mediterranea. In genere, gradiscono ambienti molto luminosi e particolarmente riceventi i raggi diretti del sole.
Temperatura
Essendo la Santolina una pianta dalla natura anche rustica, sopporta molto bene anche la presenza di climi molto secchi oppure aridi, così come le basse temperature. Solo nel caso in cui queste ultime scendano al di sotto dei 15 ° C, è consigliabile correre ai ripari con una buona mano di pacciamatura. Nel caso in cui qualche gelato o una fitta neve, potrebbe distruggere qualche ramo, non c’è da preoccuparsi in quanto questo produrrà, nella primavera successiva, un nuovo germoglio.
Mantenimento
La Santolina non necessita di accorgimenti molto particolari. In genere, le innaffiature vanno riservate alla pianta, una volta ogni due settimane nella stagione estiva, basta l’apporto dell’acqua piovana nel resto dell’anno solare.
La pianta, in genere, gradisce terreni ottimamente drenati, sabbiosi e di natura calcarea. Dobbiamo precisare, però, che si sviluppano molto bene in qualsiasi tipo di substrato, anche quello arido, argilloso o magro.
La potatura va compiuta solo dopo il periodo di fioritura per favorire la nascita di nuovi getti basali e donarle nuovamente un aspetto tondeggiante e pieno.
Avversità
La Santolina, nella gran parte dei casi, non subisce l’attacco da parte di malattia o parassiti vari. In alcuni casi, però, sono stati riscontrati attacchi da parte degli afidi, solo ed esclusivamente alle infiorescenze.
27/06/2014
|