MIRRA
Nome botanico: Commiphora myrrha, C. abyssinica, Balsamodendron myrrha
Famiglia: burseracee
Origine: Somalia, Arabia meridionale
Descrizione: la mirra è una resina gommosa che trasuda dalle spaccature spontanee o dalle incisioni praticate lungo la corteccia della pianta, un arbusto o piccolo rovo alto fino a 3 metri. Il fusto è spesso dotato di numerose ramificazioni. Le foglie sono rade e trifoliate poste alla fine di rami corti, con foglioline laterali molto piccole. I fiori sono giallo-rossi. Questa oleoresina naturale è un liquido giallo chiaro che si solidifica assumendo la forma di lacrime rossiccio-marroncine, conosciute come mirra.
Parti utilizzate: l’essenza assoluta di resina si ottiene per estrazione con solvente a partire dalla mirra grezza. L’olio essenziale si ottiene per distillazione in corrente di vapore a partire dalla mirra grezza.
Principi attivi: aldeide cumunica, curzerene, erabolene, cadinene, elemolo, eugenolo, furanosesquiterpenoidi.
Precauzioni d’uso: non irrita, non causa sensibilizzazione, ma ad alta concentrazione può avere effetti tossici. Meglio evitarne l’uso in gravidanza.
Aspetto e profumo: il resinoide è una massa viscosa scura rossiccio-marrone, con ricco odore caldo balsamico-speziato. L’olio essenziale è un liquido oleoso da giallo chiaro ad ambrato, con caldo odore balsamico-dolce, vagamente medicinale-speziato.
Si armonizza bene con lavanda, sandalo citrino, incenso, benzoino, muschio quercino, cipresso, ginepro, mandarino, geranio, patchouli, timo, menta, pino e spezie.
Nota: base.
Principali proprietà: antisettico, astringente, antibiotico, antinfiammatorio, cicatrizzante, espettorante, emmenagogo, antiputrefattivo, stimolante, sedativo, vulnerario.
Impieghi più comuni:
- La mirra è efficace nel trattamento delle affezioni respiratorie, sopratutto in caso di bronchiti, tosse, catarro bronchiale, raffreddore e mal di gola, ed è particolarmente indicata per il trattamento di quelle malattie che implichino un’eccessiva produzione di muco.
- L’effetto astringente rende l’essenza utile per contrastare la diarrea.
- Le sue proprietà disinfettanti la rendono un valido aiuto in caso di infiammazioni delle vie urinarie.
- È usata in caso di mestruazioni dolorose o scarse.
- In applicazione locale dà ottimi risultati in tutte le affezioni della pelle e irritazioni cutanee. È in grado di accelerare il risanamento dei tessuti, anche in caso di ferite. È utile in tutte le forme di ulcerazioni della pelle, negli eczemi e nelle micosi, per esempio il piede d’atleta.
- È un buon rimedio per il cavo orale in caso di ascessi, stomatiti, piorrea, gengiviti, afte e mughetto.
Alcune modalità d’utilizzo:
- Abrasioni, ferite, ulcerazioni cutanee e acne: diluire 2-4 gocce di olio essenziale in 30 cc di acqua di calendula e usare la miscela per lavare la zona interessata 2 volte al giorno, mattino e sera.
- In caso di afte, stomatiti, piorrea, gengiviti, mughetto: effettuare sciacqui con acqua bollita e lasciata raffreddare, cui aggiungere 2 gocce di olio essenziale di mirra (utilizzare un bicchiere di plastica, perchè la mirra diluita in acqua crea una patina difficile da eliminare dal vetro o dalla porcellana).
- In caso di micosi dei piedi: aggiungere a 50 ml di olio di jojoba 10 gocce di olio di mirra e 10 gocce di olio di tea tree e strofinare più volte al giorno le parti colpite con questa miscela.
Fonte: Riza.
30/06/2014
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