I CONSIGLI PER PREVENIRE IL SUO ATTACCO E METTERLO FUORI COMBATTIMENTO
Se ti accorgi di avere a che fare con un oratore nato, gli strumenti per arginarlo sono i seguenti.
1. Entrare nello stato mentale dell’osservatore, mantenendoti a distanza di sicurezza da ciò che accade nella comunicazione; più dai l’impressione di essere imperturbabile, più il manipolatore logorroico si perderà d’animo.
2. Imparare a usare il silenzio e le pause, come momento di “ricarica” e di ispirazione per trovare le parole giuste. Così spezzi il suo ritmo e non gli dai modo di incalzarti. Inoltre, mantenendoti distaccato, riuscirai a non farti fagocitare dall’irruenza verbale dell’altro mentre le pause ti permetteranno di raccoglierti in te lasciando affiorare la parola giusta, quella che vuoi davvero dire, così da non cadere nel rischioso (e ansiogeno) automatismo del “botta e risposta”.
3. Un segreto in più: il silenzio come “arma” infallibile contro i logorroici. Grande proprietà di linguaggio, conoscenza approfondita degli argomenti, vocabolario praticamente sconfinato, capacità di cadenzare l’eloquio come un attore “navigato” che attira l’attenzione di tutto l’udotorio… Eppure l’oratore perfetto è spesso una persona scomoda, pesante, invasiva, talvolta addirittura manipolatoria, dalla quale occorre difendersi. Come? Usando il nostro silenzio. Ecco cosa fare: prima di tutto, cerchiamo di mantenere una buona distanza fisica (in pratica, una sorta di distanza di sicurezza) tra il nostro corpo e quello del logorroico, in modo da schermare e attutire quanto più possibile l’effetto del suo “torrente” di parole. In questo modo diventiamo osservatori del suo teatrino verbale, e non rischiamo di esserne coinvolti. Poi, ogni volta che lui cerca con gli occhi il nostro assenso, voltiamo la testa da un’altra parte o abbassiamo lo sguardo con fare distratto, senza pronunciare nessuna parola. In questo modo non gli offriamo appigli per continuare. Infine, se cerca di coinvolgerci con domande dirette nella conversazione rispondiamogli con un mezzo sorriso… silenzioso, oppure con una frase brevissima che inizierà con una pausa molto lunga, come se dovessimo prendere fiato prima di un tuffo.
Tutti questi intervalli di silenzio metteranno a disagio il logorroico e spezzeranno il suo ritmo verbale. Mentre noi, con il nostro “non dire”, ci saremo protetti dai suoi attacchi.
Di Vittorio Caprioglio
05/07/2014
Importanza della comunicazione e linguaggio del corpo