L'Italia vince le Olimpiadi dell'architettura sostenibile
Vincitori non sul campo da calcio, ma primi come progettisti green. L'Italia vince le Olimpiadi dell'architettura sostenibile. RhOME for denCity, la casa solare progettata e costruita dal dipartimento di Architettura di Roma Tre, ha sbaragliato in volata Germania, Cile e Olanda, che avevano guadagnato alcuni importanti riconoscimenti nelle 10 prove previste nel Solar Decathlon Europe, la competizione biennale in cui gareggiano i migliori progetti residenziali delle università di 20 Paesi.
Lanciata nel 2002 dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, l'edizione europea di Solar Decathlon quest'anno si è tenuta a Versailles dal 27 giugno al 12 luglio. Dieci prove, il Decathlon appunto, per dimostrare come questa casa sia stata pensata per produrre più energia di quanto ne consuma, per utilizzare strumenti di difesa passiva dalle temperature sia calde che fredde e tenere sotto controllo la qualità dell'aria.
Dopo il bronzo conquistato due anni fa a Madrid con MED in Italy, il team dell'Università Roma Tre coordinato da Chiara Tonelli ha vinto così l'edizione 2014. Con il progetto "RhOME – a home for Rome", il team italiano ha dovuto vedersela con 19 abitazioni ecologiche provenienti da mezzo mondo: Cile, Costa Rica, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, India, Messico, Olanda, Romania, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Tailandia e Taiwan.
Gioco di squadra, innovazione e un'attenzione particolare all'integrazione e inclusione sociale rappresentano i punti di forza del prototipo RhOME for Dencity. Il progetto ha convinto la giuria anche per la reversibilità degli spazi, gli arredi recuperati, un sistema ben equilibrato di raffrescamento e riscaldamento e la capacità del team di gestire la casa con facilità, adattandola giorno per giorno alle condizioni climatiche. La presenza di sponsor italiani, rappresentativi della green economy più competitiva, ha completato il quadro del progetto di Roma Tre.
Il risultato è una casa trasportabile in treno, conveniente e minimale. Costruita in legno certificato a basso impatto ambientale; 65 metri quadrati di comfort e tecnologie applicate, dotate di illuminazione naturale e artificiale di avanguardia, con una forte attenzione alla qualità dell'aria interna per garantire il massimo comfort e la massima salubrità. Una casa architettonicamente bella, pensata per mettere assieme sobrietà ecologica e qualità del design.
Pensato per riqualificare le periferie urbane in chiave sostenibile, RhOME è progettato per essere riutilizzabile all'80% e riciclabile al 100%, con prestazioni energetiche otto volte superiori a quelle di un edificio in classe energetica C e una volta e mezza più elevate di una classe A+. Il progetto prevede alcune soluzioni innovative, tra cui pannelli solari fotovoltaici flessibili integrati nei tendoni ombreggianti delle logge, un parapetto che produce acqua calda, isolamento pressochè integrale del "manto" che circonda l'abitazione e un sistema di "corrente programmata" di aria fresca.
Oltre ad aver vinto la competizione, RhOME ha ricevuto da Cecodhas il primo premio per il social housing della categoria nuove costruzioni e il secondo nella classifica assoluta del progetto di social housing. Sono diversi i partner privati che hanno partecipato alla realizzazione del progetto: Almaviva, il gruppo italiano dell'ICT ha realizzato il sistema di monitoraggio dell'energia e dei parametri di comfort; Daikin Italy porta in dote alla migliore green economy una pompa di calore che utilizza un gas refrigerante con un potenziale di riscaldamento globale inferiore del 67% rispetto a quelli tradizionali; Ideal Standard ha pensato alla stanza da bagno, nella quale è stata installata una serie di miscelatori ecofriendly che grazie alle loro caratteristiche tecnologiche riducono dell'80% l'acqua nel presente nel rubinetto; Rubner segue l'intera filiera del legno che utilizza per la costruzione di abitazioni sostenibili; il sistema meccanica di demode engineered by Valcucine; le finestre Velux del tetto della casa.
di Michela Finizio
Fonte: il sole 24 ore
16/07/2014
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