IL PAESAGGIO - 2^ parte
Il termine Murgia deriva dal latino ‘murex’ che significa ‘sasso appuntito’. La roccia che costituisce l’ossatura della Murgia è un calcare compatto, solcato da fratture profonde, caratterizzato dal fenomeno del carsismo, disgregazione della roccia per opera della pioggia, la cui anidride carbonica, per azione chimica, discioglie il calcare dilavando così la superficie del pietra.
Dalla dissoluzione del calcare deriva la terra rossa, che rappresenta una tipologia di terra molto fertile presente, per lo scorrimento delle acque, nei fondovalle, dove si formano le cosiddette ‘matine’. Altre caratteristiche dei nostri territori sono le ‘lame’ che rappresentano il letto dei torrenti normalmente in secca. Alle lame che scendono dolcemente dalle coline delle Murge verso la costa adriatica, attraversando molte città come Molfetta, Bitonto, la stessa Bari, si inframmezzano, con dimensioni differenti per profondità e leggerezza, i Puli, cavità della superficie di forma piuttosto tondeggiante. Sparsi nelle campagne sono presenti inghiottitoi detti ‘capoventi’ e piccoli puli o ‘Pulicchi’ come quello di Toritto, sito sulla via vecchia per Altamura a circa 11 km dal paese, e i due a sud della città di Ruvo.
La vegetazione delle lame che scendono al mare attraversando le città della costa e dell’entroterra è la tipica vegetazione della macchia a sclerofille, nella quale abbonda la quercia spinosa (Quercus coccifera), il lentisco, l’alaterno, l’asparago (Asparagus acutifolius), il tè siciliano (Prasium majus), l’olivastro (Olea europea var.sylvestris), ma anche il fico o il carrubo (Ceratonia siliquia).
17/07/2014
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