È una tecnica per imparare ad essere concentrati: consiste nel mantenere il corpo immobile e lo sguardo focalizzato su un oggetto. Nello yoga si consiglia di praticare trataka su simboli universali come la fiamma della candela o un punto. La pratica su altri oggetti deve essere eseguita con la guida di un maestro di yoga esperto perchè si possono sbloccare piani inconsci che il soggetto non è in grado di gestire. Lo Yoga classico e il Tantra ritengono che sia importante mantenere la mente calma e concentrata per evitare che essa sia distratta dalla pluralità delle stimolazioni esterne e perda, così, il contatto con i meccanismi più profondi dell’essere. Quando viviamo uno stato di malessere emozionale, spesso leggiamo la realtà in modo alterato (dilatando alcuni aspetti e non vedendone altri), soprattutto se questo malessere è di natura emotiva: e ciò accade perchè siamo completamente coinvolti nel nostro disagio esistenziale. Gli yogi ritengono che, quando siamo concentrati, riusciamo a considerare più aspetti di un problema e inoltre a gestire le situazioni emotive senza reprimerle o rimuoverle. La concentrazione dunque, è un valido strumento per attraversare le difficoltà che la vita ci pone. Gli yogi definiscono tale esperienza come la capacità del soggetto di divenire l’oggetto della meditazione e poter sentire quello che sente quella cosa o persona per poi ritornare, dopo la sperimentazione, allo stato antecedente l’esperienza. È uno stato profondo di comprensione che dilata la percezione, la consapevolezza, oltre i limiti comunemente sperimentati dalle persone.



19/07/2014