IL PAESAGGIO - 3^ parte
I boschi delle colline dell’entroterra sono costituiti da querce caducifolie come la Roverella (Quercus pubescens Will.), il Cerro (Q.cerris L.), il Fragno (Q.trojana Webb.) o dal Leccio (Q.ilex L.). Nel sottobosco di queste formazioni si trovano numerose specie di arbusti e piante erbacee che alternano nelle stagioni le proprie fioriture. In primavera fioriscono i caprifogli (Lonicera sp.), i pruni (Prunus spinosa), gli asfodeli (Asphodelus microcarpus), l’anemone fior-stella (Anemone hortensis). In autonno poi un tappeto di ciclamini e pratoline coprirà il sottobosco e i bordi delle strade. In estate quando le piante erbacee sono ormai completamente secche solo i timi e l’origano profumano l’aria al solo sfiorarli. Se la primavera si presenta piovosa sarà abbondante la quantità di more che durante le passeggiate estive si potranno gustare.
Lungo le strade e nei campi, i maestri paretari con perizia e infinito lavoro hanno costruito muretti a secco con il materiale più comune e abbondante del sottosuolo, la roccia calcarea. Essi segnano il confine fra le proprietà, proteggono dalle invasioni di estranei, segnando il paesaggio con una geometria perfettamente armonizzata con le coltivazioni. A seconda della funzione loro assegnata, i muretti a secco, detti “pareti”, hanno altezza e spessore differenti, attraversati da scale a pioli sporgenti dalla struttura, onde consentire il passaggio da un campo ad un altro. Alcuni sono sormontati da una più larga corona di pietre a sbalzo, detta “paralupi”, appositamente studiata in passato per difendere le zone di stazionamento del bestiame dall’attacco di lupi o di volpi. A ridosso dei muretti la vegetazione spontanea è un tripudio di colore, il rosso del papavero, l’arancio della calendula, il rosa della malva, il viola cupo della veccia, sormontati dalle rigogliose ombrelle delle ferula. I cespugli di biancospino, rosa canina e di prugnolo, densi di fiori candidi in primavera, si riempiono di bacche rosse e viola in autunno, quando i colori della campagna si fanno più caldi e, tra il rosso delle foglie della vite e il bruno della terra dei campi arati, spicca il giallo acceso dell’acetosella che tappezza gli oliveti.
22/07/2014
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