IL PRANAYAMA E IL RESPIRO
Il pranayama non può essere considerato, come spesso avviene in Occidente, solo una tecnica respiratoria. È un sistema per riarmonizzare il prana attraverso il respiro.
La respirazione è fondamentale per il funzionamento del nostro corpo: si può stare senza respirare solo per pochi minuti. Il respiro “… è intimamente legato a tutti gli aspetti dell’esperienza umana. La maggior parte delle persone respira in modo scorretto utilizzando una piccola parte della propria capacità polmonare. La respirazione è quindi generalmente superficiale e priva il corpo di ossigeno e prana essenziali per una buona salute”.
La presa di coscienza del proprio respiro è uno strumento di conoscenza di sè; s’impara ad osservare come il respiro a volte è più frequente, a volte più calmo; s’impara, ad esempio, che se si è molto nervosi si può utilizzare il respiro per calmarsi. Quando il nostro respiro è “irregolare, disgrega i ritmi del cervello e porta a blocchi fisici emozionali e mentali. Questi a loro volta portano a conflitti interiori, personalità interiori, personalità squilibrante, stili di vita disordinati e malattie”.
Le tecniche di pranayama, agendo sulla regolazione dei ritmi respiratori, creano condizioni di calma e serenità interiore, quindi svolgono un ruolo importante nei processi di gestione delle emozioni. Il processo respiratorio, non è in genere consapevole: esso “ricade sotto il controllo delle aree primitive del cervello, dove emozioni, pensieri e sensazioni di cui abbiamo poca o nessuna consapevolezza lo influenzano”. Quando noi impariamo a gestire il nostro respiro spostiamo il controllo di questo dalla zona primitiva del cervello a quella corticale. Tale attività ci permette di modificare stati di accelerazione del respiro, come quando si sta per avere un attacco di panico.
In questi casi se si impara ad allungare il ritmo dell’espirazione prima e poi dell’inspirazione si riesce a gestire l’attacco di panico. È evidente, però, che per sciogliere completamente il blocco che attiva lo stato di ansia è necessario un lavoro integrato che coinvolge le tecniche di concentrazione, di yoga nidra, di prana vidya e la consapevolezza. In alcuni casi, il soggetto ha bisogno di affiancare al lavoro yogico la psicoterapia perchè non riesce a gestire da solo la difficoltà esistenziale.
24/07/2014
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