LE TORRI DI MOLFETTA - 2^parte
Percorrendo per circa un chilometro la strada provinciale da Molfetta in direzione Bitonto, si raggiunge un largo spiazzo sulla destra del quale è sita la casa-torre della Madonna della Rosa con annessa l’omonima chiesa, aperta al culto. Superato lo spiazzo della Madonna della Rosa, imboccata a destra la strada del Mino e superato il ponte dell’autostrada 14, dopo circa 1 km, sulla destra, si incrocia un viottolo che porta alla Torre Cicaloria, ben nascosta dagli ulivi. Alta 15 metri, ha tre piani, il primo raggiungibile a mezzo di una scala in legno retraibile, il secondo piano e la terrazza utilizzando le scale in pietra.
Lungo la strada del Mino, a 2 km dall’imbocco della stessa, per un viattolo a sinistra, si giunge a Torre Cascione, alta 6 metri e adibita a deposito agricolo. Percorsa per 5 km la Strada del Mino, sulla sinistra, a 300 m dall’edicola votiva posta sul lato sinistro della strada, si incrocia un viale che conduce alla Torre del Mino. La costruzione, rimaneggiata ed ampliata nell’Ottocento, è alta 12 m, circondata da un muro che delimita il giardino. A pochi metri dalla costruzione vi sono due grandi locali, in origine stalle, in seguito cappella dedicata a S.Michele Arcangelo nella quale oggi rimane soltanto uno spoglio altare.
In alcune località, le torri ristrutturate sono state trasformate in abitazioni, come è accaduto per Torre Cappavecchia, in contrada Cappavecchia, raggiungibile percorrendo la strada provinciale Molfetta-Terlizzi. In contrada Casale, in Agro di Molfetta, su una leggera altura, da cui domina la campagna, sorge la Torre Casale o San Primo, dalla quale sono visibili altri due apprestamenti difensivi della zona, Torre Claps o S.Martino e Chiuso di Torre, collegate, secondo la tradizione, da un passaggio sotternaeo.
01/08/2014
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