È l’arte diretta a curare con mezzi e tecniche moderne l’estetica del volto, dei capelli e più in generale del corpo. Sebbene nasca come quasi esclusivamente femminile, negli ultimi anni sta prendendo piede anche fra gli uomini e coinvolge ormai tutto il periodo, soprattutto nella donna, che dalla pubertà alla vecchiaia.
Le parole del make-up. “Se non sono truccata, non esco di casa” “Io non mi trucco, sono una senza fronzoli” “Mio marito mi vuole sempre truccata al massimo” “Un filo di eye-liner e già cambi espressione” “Mia moglie passa tutti i giorni duo ore davanti allo specchio” “Non riesco a trovare una pettinatura che mi piaccia” “Da quando ci siamo sposati, mia moglie non si trucca più”.
Per alcune donne è come una seconda pelle. Tant’è che, senza trucco, paiono altre. Meno sicure di se stesse, più vulnerabili, ma anche più spontanee e naturali. Come se, tolta la maschera, si sentissero in diritto di smettere di recitare un ruolo e di tornare a essere ciò che sono, soprattutto di lasciare affiorare le emozioni senza filtro alcuno. Quando non si usa il make-up, anche il linguaggio del corpo si fa più spontaneo e immediato, meno condizionato da regole gestuali e movenze di facciata.
Il make-up è strettamente collegato al tema del “fare identità”, dell’agire su se stessi per apparire nel modo più desiderato e/o consono alla situazione. Se analizziamo invece la parola “cosmesi”, notiamo che deriva dal greco Kosmos che vuol dire non solo ornamento, ma anche universo, ordine e armonia e rivela come fin dall’antichità l’arte cosmetica si configuri come un aspetto fondamentale attraverso cui la donna tenta di mettere in armonia la propria interiorità con il proprio aspetto estetico e, nello stesso tempo, se stessa con il mondo esterno.
13/08/2014
Importanza della comunicazione e linguaggio del corpo