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YOGA NIDRA: IL RILASSAMENTO
Il rilassamento nello yoga prende il nome di Yoga Nidra; si tratta di una tecnica derivante dal Tantra, riscoperta e ampliata da Satyananda Saraswati. È un potente strumento di lavoro sui blocchi emotivi che permette di accedere a materiale proveniente dal subconscio e dall’inconscio, perchè porta il soggetto in uno stato di rilassamento profondo.
Uno yogi esperto, che abbia anche una competenza nella gestione delle emozioni (nel senso che abbia una formazione professionale), può anche predisporre delle visualizzazioni calibrate per le specifiche problematiche del soggetto.
L’utilizzo di questa tecnica durante una lezione di yoga, richiede una formazione specifica sull’argomento da parte dell’insegnante. Lo Yoga Nidra è una tecnica che presuppone diversi step:
Una preparazione. Si richiede al soggetto di assumere la posizione di shavasana o, un’altra postura più confortevole, di divenire consapevole della posizione del corpo, di eventuali zone di tensione in esso presenti, di rendere confortevole la posizione assunta e di divenire consapevole del respiro spontaneo e naturale. In questa fase il soggetto cerca di creare le condizioni di rilassamento e calma per eseguire la pratica;
Una risoluzione (sankalpa). Il sankalpa è l’individuazione di un obiettivo da perseguire che può riguardare qualsiasi aspetto dell’esistenza. In questo percorso il sankalpa è introdotto nella pratica dopo un lavoro preliminare di presa di coscienza di sè e precisamente dopo la visualizzazione “imparo dal mio Sè parte I”;
Una rotazione della consapevolezza. In questa fase si cerca di rilassare nel dettaglio i diversi segmenti corporei muovendo la consapevolezza da una parte all’altra del corpo ad esempio: rilassa la mano destra, il pollice, l’indice, il medio, l’anulare e il mignolo…;
La consapevolezza del respiro. Il trainer propone una tecnica di lavoro sul respiro ad esempio consapevolezza del respiro spontaneo e naturale, del passaggio del respiro nelle narici ecc…;
Le sensazioni opposte. Si sollecita il soggetto a sviluppare sensazioni opposte come freddo/caldo, pesante/leggero ecc…;
Le visualizzazioni. È la fase in cui è possibile giungere al rilassamento profondo delle tensioni e anche lavorare sul materiale inconscio (Si utilizzano immagini guidate).
Il sankalpa. L’obiettivo scelto dal praticante è ripetuto nuovamente in modo da radicarlo profondamente dentro se stesso.
Conclusione. È la fase in cui il soggetto si prepara a lasciare la pratica.
Diario di bordo. Dopo la pratica il soggetto trascrive su un diario l’esperienza vissuta per avere traccia del suo percorso e riflette su di esso.
16/08/2014
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Yoga e benessere psicofisico a cura di Marisa Cavalluzzi |
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