LE CHIESE, I FRANTOI, LE MASSERIE - 2^ parte
Partendo da Molfetta, procedendo lungo la strada provinciale per Ruvo per circa 7 km, si giunge ad un quadrivio, si svolta a destra e dopo aver percorso cieca 2 km si incontra un ulteriore quadrivio. Prendendo la strada a destra si giunge alla Masseria fortificata Navarino, raro e imponente esempio di complesso rurale; è composta da una palazzina, una cappella, un palmento formato dalla vasca per la pigiatura dell’uva e la fermentazione del mosto, un forno, le stalle, la colombaia e lo jazzo. Attraverso una scala in muratura si accede al piano superiore sella masseria, composta da quattro vani. I muri perimetrali della terrazza sono attrezzati di otto feritoie a coda di rondine che insieme alle due garitte poste agli angoli nord e sud rappresentano l’apparato difensivo della masseria. Da una stanza al piano terra si accede alla cappella spoglia e disadorna, dalla quale è stato asportato anche l’altare. A sinistra della masseria troviamo la stalla, una grande cisterna, lo jazzo per il ricovero del bestiame, circondato da un muro a secco. Di fronte, vicino al palmento fanno la guardia due torri a base quadrata, inizialmente parte del molino per il grano e poi trasformate in colombaie. In territorio di Grumo Appula, la Masseria Grattagrise è posta in prossimità dell’incrocio tra la strada statale 96 e la strada provinciale 97 Cassano Mariotto. La struttura è cinta da un alto muro, con aia, una grande stalla e grande trullo. La casa si sviluppa su due piani: in quello inferiore erano situati gli spazi per le attività lavorative, mentre al piano superiore le stanze di abitazione. Ad 1 km dall’abitato di Mellito, sulla strada Grumo-Mellitto, sorge il Casino Gualtieri, circondato da un bosco di querce e terreni coltivati. All’interno dell’aia è presente una cappella ormai abbandonata e privata di tele e affreschi.
28/08/2014
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