''LETTURA E SCRITTURA: DAL PASSATO AL PRESENTE PASSANDO PER AMAZON''
Molto spesso mi soffermo su un pensiero che potrebbe sembrar banale ma è fondamentale per uno scrittore: se non avessi letto quello che ho letto, sarei lo stesso tipo di autore che sono oggi? Se basta il battito d'ali di una farfalla a scatenare un uragano dall'altra parte del mondo, quanto cambierebbe di me se non avessi letto Bianca Pitzorno, Pirandello, J.K. Rowling, Tolkien, Weis e Hickman, Shakespeare e Meyer, L. J. Smith e Terry Goodkind, Stephen King e Sophie Kinsella? Probabilmente tutto, dal genere allo stile, includendo vocabolario e persino punteggiatura.
Perchè può sembrare banale ma un autore, oltre che con l'esercizio, cresce e si migliora solo e soltanto se legge tanto e bene tenendo sempre in mente che avrà comunque qualcosa da imparare dai best seller. Beh, Shakespeare non è un vero e proprio best seller, ma di recente ho ricordato, durante la mia visita allo Shakespeare Globe Theather, le emozioni che riusciva a trasmettere il bardo in poche frasi essenziali. Ed erano e sono, tuttora, tutt'altro che svanite o antiche: Amleto, Macbeth, Mercuzio vivono ogni volta che permettete loro di parlarvi molto più di un Edward Cullen o persino di un Tanis Mezz'elfo.
Per uscire dalla banalità ancora una volta, non parlerò della finezza dell'analisi psicologica che ho appreso da Pirandello o dello stratagemma di giocare i dungeon con le regole dei manuali rubato dagli autori di Dragonlance o ancora del topos letterario dei triangoli tanto amato dalla letteratura rosa; preferisco invece parlare di quello che vorrei tanto prendere in prestito da alcuni miei colleghi self publishers del presente.
Da Luca Rossi, autore di Energie della Galassia e I Rami del tempo, entrambi molto letti e amati su Amazon, vorrei lo stile pulito e allo stesso tempo onirico, evocatore di un senso di straniamento dalla realtà di cui mi meraviglio ogni volta.
Da Corinne Savarese, autrice di Cara cognata ti odio e Finchè suocera non ci separi, vorrei l'abilità di sorprendere a ogni scena e di trattare quel pizzico di erotico senza imbarazzarmi e senza indulgere nel porno o in un approccio naturalistico alla SuperQuark.
Da Antonio Moliterni, autore di tanti libri tra cui la famosa trilogia di Wolf's Eyes, vorrei il talento nel trovare i nomi più appropriati per i personaggi e quello, fondamentale, di gestire combattimenti e scene d'azione con svariati colpi di scena e conoscenza enciclopedica di arti marziali varie più nozioni sui tipi di energia dei Chakra e dei Ki senza impazzire.
Da Daniela Iannuzzi, autrice di Il Cuore e la Maschera, ruberei la capacità di contagiare il lettore della sua stessa passione per la descrizione degli stati d'animo e per la cura quasi maniacale per i personaggi secondari e persino per le comparse.
Da Malia Delrai, celebre autrice di Efp e selfpublisher con mille idee ancora da realizzare, vorrei tanto il suo dono nel parlare dell'amore in tutte le sue forme senza risultare mai scontata o eccessivamente melensa. Lei ha il talento di rimanere nell'equilibrio tra la ragione e il cuore e, in quello spazio, sviluppare ogni volta una trama diversa e migliore.
Ci sono tanti altri autori che mi hanno colpita positivamente, ma non tanto da invidiarli. Questi cinque, invece, finora, sono per me il meglio che l'Italia ha da offrire come giovani promesse di una letteratura che sia in grado di far vivere le storie, gli eredi formato kindle di Shakespeare e Pirandello stessi, magari meno prolissi e più leggeri, senza troppe pippe mentali o decine di morti alla fine della vicenda.
Il mio invito è, se proprio non volete leggere The Stronghold Saga, di sfogliare almeno uno dei libri sopraindicati: non ve ne pentirete, garantisco come lettrice - dal 1995.
10/09/2014
|