MUOVITI ORA PER RISPARMIARE SULLE TASSE
Tornati dalle vacanze, è ora di riprendere in mano la gestione delle piccole e grandi spese domestiche perchè ce ne sono alcune che ti conviene pianificare subito entro la fine dell’anno se vuoi detrarle dalla prossima dichiarazione dei redditi.
Alcuni significativi esempi:
ANTIFURTO – fino al 31 dicembre puoi ottenere una detrazione per gli interventi edilizi, cioè le classiche ristrutturazioni. Forse non sai però che questa possibilità vale anche se fai mettere in sicurezza la tua casa con un sistema d’allarme. In questo caso, la detrazione sale fino al 50%. Conviene approfittarne perchè da gennaio prossimo l’aliquota dovrebbe tornare al 36%.
Attenzione al metodo di pagamento: devi acquistare l’antifurto soltanto con il cosiddetto bonifico speciale, quello in cui si inserisce il codice fiscale del beneficiario. Altri sistemi, come contanti, assegno o bonifico semplice, non danno diritto all’agevolazione.
MUTUO – se ne accendi uno per la prima casa puoi detrarre in ogni dichiarazione dei redditi il 19% degli interessi pagati e, per il primo anno, anche il 19% dei costi della pratica d’avvio (spese notarili, istruttoria e perizia, eventuale commissione per l’agenzia immobiliare). Ma la detrazione annua si può applicare su una cifra massima di 4.000 euro. Ecco perchè è bene chiedere il prestito in questi ultimi mesi. Così per questo 2014 non rischi di superare la soglia dei 4.000 euro di soli interessi, perchè le rate che hai da pagare fino a dicembre sono al massimo quattro. Così ti resta la possibilità di detrarre interamente i costi della pratica d’avvio altrimenti non c’è modo di recuperarli.
SCUOLA – puoi detrarre il 19% delle tasse d’iscrizione di ciascun figlio. Ma fai attenzione: per l’asilo nido c’è un tetto di spesa “lo sconto fiscale vale 120 euro l’anno, sia per un istituto pubblico sia per uno privato”.
Per la scuola materna non ci sono agevolazioni, mentre per la secondaria e per le tasse universitarie puoi detrarre il 19% dell’intera spesa (compreso il costo di un eventuale test d’ingresso). Infine, occhio alle università private: in questo caso non si recupera il 19% di quanto realmente speso, ma di una cifra riportata in speciali tabelle ministeriali, che equiparano le strutture pubbliche a quelle private. Conviene far fare il calcolo al personale di segreteria.
Cari amici spero di esserVi stato utile anche oggi. Vi saluto e Vi auguro BUONA GIORNATA.
Saverio Minervini.
15/09/2014
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