I CENTRI STORICI: BITONTO - 2^ parte
Sul lato destro di piazza Cavour, il Palazzo Regna il cui portale, datato 1586, si distingue per la composizione sobria chiusa da semicolonne in stile dorico. La trabeazione è arricchita da due medaglioni di personaggi classici.
Fa da sfondo alla piazza l’elegante palazzo Sylos-Calò dalle linee rinascimentali. La bella loggia è costituita da otto arcate intervallate da pilastri nei quali sono ricavate quattro nicchie, recanti le statue della Fede, Speranza, Giustizia e Carità, e da una balaustra. Su via Rogadeo si apre il portale d’ingresso al palazzo, con arco bugnato, delimitato da lesene e trabeazione, con due medaglioni sui quali sono raffigurati due volti di profilo. Attraverso il grande androne si accede al bel cortile porticato su tre lati, impostato su otto colonne. Proseguendo poi per via Rogadeo si giunge alla chiesa della Confraternita del Purgatorio con il caratteristico portale ornato da figure scolpite di scheletri e anime penitenti. L’interno è a navata unica con tre arcate per lato, di gusto rinascimentale, con altari secenteschi in pietra, e settecenteschi in marmi pregiati. I cicli pittorici sono di Gliri e Altobello. Attraverso l’arco detto del Catapano si imbocca via Mercanti, antica arteria di collegamento tra il Castello e la Cattedrale, sede delle attività commerciali sin da tempi lontanissimi. Ed è proprio in questa strada che si fondono insieme le attività commerciali e le ricche dimore delle dinastie, trasferitesi in città a partire dal tardo medioevo.
I più bei palazzi sei-settecenteschi si allineano, da palazzo Fortiguerra ai Bove, Rogadeo, Damascelli, Labini, Spinelli-Regna, fino al palazzo Caffarelli che chiude il fondale. Sul lato sinistro della strada tra le due chiesette di S. Maria della Pietà e di S. Anna del Sedile, si impone la facciata del palazzo della nobile famiglia Bove al cui capostipite, ricco commerciante, si deve il primo nucleo del palazzo risalente al 1271. Durante la seconda metà del 1600 il palazzo fu oggetto di una revisione globale, che interessò anche l’attigua chiesa di S. Maria della Pietà, diventata cappella di palazzo. Il prospetto presenta il tipico “mignano”, ossia il complesso costituito dalla loggia e dal sottostante portale d’ingresso. Il bel portale è costituito da bugne disposte a raggiera e lateralmente incorniciate da volute che poggiano su semicolonne a rocchi bugnati e capitelli di ordine ionico. Festoni di fiori, frutta e mascheroni decorano poi la trabeazione, spezzandosi nella parte centrale.
16/09/2014
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