Strategie di lungo periodo per superare la fase di recessione»
«E' necessario elaborare strategie di medio–lungo periodo per superare la lunga fase recessiva dell’economia». Il presidente di Confartigianato Imprese Puglia, Francesco Sgherza, ha presentato la sua «ricetta» per fronteggiare la terribile congiuntura, in occasione della 60esima Giornata dell'artigianato, che si è celebrata l'altro ieri nell'ambito della Fiera del Levante.
Al tradizionale incontro annuale, promosso dall'associazione degli artigiani, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente e il segretario nazionali di Confartigianato, rispettivamente Giorgio Merletti e Cesare Fumagalli, il direttore generale del Censis, Giuseppe Roma, l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone e il presidente della provincia di Bari, Francesco Schittulli con l'intento di affrontare temi economici di stringente attualità.
In particolare, il presidente Sgherza ha posto l'accento sul ruolo delle associazioni di rappresentanza per il rilancio del Paese. «Siamo consapevoli – dice – che i prossimi anni di vita della nostra associazione dovranno essere diversi dai precedenti sessantacinque. I cambiamenti che investono la società in cui viviamo impongono anche al nostro sistema associativo una profonda riflessione.
Di sicuro tutto è cambiato – sottolinea – da quando, ai tempi della prima Repubblica, anche le associazioni di rappresentanza della piccola impresa erano identificate con un Partito politico. Il venir meno dei partiti storici attorno ai quali si era organizzata la democrazia nel secondo dopoguerra, ha indotto Confartigianato ad accentuare il proprio ruolo di rappresentanza degli interessi delle imprese associate, sino alla creazione di Rete Imprese Italia, costituita da ben cinque associazioni con radici storiche molto diverse tra loro.
Oggi – prosegue il presidente – assistiamo alla nascita di partiti di opinione che hanno perso quasi del tutto la capacità di rappresentare interessi economici organizzati, con la conseguenza che anche l’azione politica dei Governi che si sono succeduti negli ultimi anni era fatta “nell’interesse generale dello Stato” o “perchè ce lo chiede l’Europa” o perchè “dobbiamo fare riforme rivoluzionarie per modernizzare lo Stato”».
Al contrario, Sgherza ritiene che «quello di cui il Paese sente fortemente la mancanza è la capacità collettiva di fronteggiare la lunga fase recessiva dell’economia. In assenza di questa condivisione si registra la parcellizzazione degli interessi e la radicalizzazione della difesa di quel poco che ancora si possiede e che, a mio avviso, trova la sua più chiara espressione nella difesa del particolare messa in campo da alcune forze sindacali, che non riescono ad elaborare più strategie di medio–lungo periodo».
Un altro sintomo di impoverimento della condivisione collettiva delle priorità, secondo il presidente, è la scomparsa del Mezzogiorno dall’agenda di Governo che «si sintetizza nel dimezzamento del cofinanziamento statale dei fondi europei che produrrà una perdita di otto miliardi in Campania, Calabria e Sicilia,
dove le amministrazioni regionali hanno dimostrato una sostanziale incapacità di gestire i Fondi per lo sviluppo».
La Puglia, invece, dovrebbe essere riuscita a sottrarsi a questo destino comune delle altre regioni del Sud «solo perchè ha centrato gli obiettivi della spesa comunitaria anche grazie all’accompagnamento dell’azione amministrativa regionale da parte della nostra e delle altre associazioni del partenariato».
«Queste realtà territoriali – continua Sgherza – devono impegnarsi per estendere le reti di mutualità, promuovendo, ad esempio, consorzi acquisti nei diversi settori produttivi, consorzi per la partecipazione alle gare pubbliche, reti per l’internazionalizzazione, reti per l’accesso alle risorse pubbliche per l’innovazione e la ricerca, la partecipazione collettiva ad eventi identitari, quali il fuori Expo 2015 che Confartigianato sta allestendo in occasione di quell’evento milanese di rilevanza mondiale.
Le associazioni di rappresentanza delle forze imprenditoriali – conclude Sgherza – rappresentano un ingranaggio imprescindibile per il proficuo andamento dell’economia del Paese».
20/09/2014
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