Intorno al panico ruotano comportamenti e modalità relazionali alterate che cercano un compromesso per affrontare la realtà e, al contempo, per non esporsi al rischio di un altro attacco.
“La persona attraverso il panico sta inconsciamente comunicando all’improvviso, tutto in una volta, uno o più contenuti psichici e fisici”.
I contenuti del panico possono essere i più diversi, ma nella maggior parte dei casi sono costituiti da:
- Un’energia fisica e/o sessuale a lungo trattenuta;
- Il dolore e la rabbia inespressi per un lutto, un trauma o una separazione;
- Il bisogno negato di una trasformazione interiore nello stile di vita o in una relazione;
- La paura non riconosciuta di qualche aspetto della realtà (per esempio iniziare un nuovo lavoro o sposarsi).
Quasi sempre chi ne soffre non riesce a comprendere il senso del proprio panico se non attraverso una psicoterapia, e a volte il solo comprenderlo non basta a farlo guarire. Si può dire in questi casi che la persona non è in contatto con le proprie emozioni profonde che proprio per questo fuoriescono in modo caotico ed esplosivo. L’esperienza della crisi acuta di panico è difficilmente raccontabile e, così come per la depressione, chi non l’ha provato personalmente fa fatica a capire quanto esso sia invalidante. Questa difficoltà a comunicare il proprio disagio può peggiorare il disagio può peggiorare il disagio stesso. Perciò parlare con qualcuno “che ci capisca” è essenziale per stare meglio.
“Il panico nella fase acuta trasmette a chi sta vicino un senso di urgenza che può risultare insostenibile, mentre nelle fasi libere da crisi trasmette un senso di precarietà che può degenerare da un momento all’altro”.
Chi soffre di panico sviluppa un modo di stare nella realtà e di comunicare notevolmente alterato. Evita tutte le situazioni e le persone che possono scatenargli un rischio di crisi (per esempio luoghi chiuso o troppo caldi, il datore di lavoro, un ritrovo affollato), e di solito in seguito a ciò, trasforma il disturbo di panico in ansia anticipatoria e, al contempo, in una tendenza depressiva causata dal non poter vivere gran parte della propria vita abituale. I suoi discorsi mettono in luce le sue paure e l’atteggiamento ansioso verso ambiti specifici o la vita in generale. L’argomentazione si arricchisce spesso di contenuti irrazionali dettati da paure e bisogno di evitare le situazioni a rischio. Frequenti sono il rifiutare consigli e aiuti che la persona pure richiede, il non voler parlare di alcune cose e il fare richieste intransigenti e fuori luogo.
26/09/2014
Importanza della comunicazione e linguaggio del corpo