I CENTRI STORICI: BITONTO - 4^ parte
La piazza, conserva una seria di elementi barocchi che la qualificano: la guglia dell’Immacolata al centro, eretta nel 1733 dai patrizi della città in onore della Vergine che aveva salvato la città dal terremoto, e tutt’intorno ad essa si dispongono il seicentesco palazzo Franco-Spinelli-Regna, il palazzo Alitti, il palazzo De Lerma, la Loggia Carafa, il palazzo Jacono Romanelli.
La cattedrale si inserisce nella piazza con il fianco meridionale scandito da un ritmo di arcate cieche sovrastate da esafore. Dedicata a S. Valentino è stata costruita tra il XII e il XIII secolo, periodo di grande rilevanza per la città e per la sua sede vescovile. La facciata, orientata a est, tripartita da lesene con cuspide e spioventi sottolineati da archetti pensili dal leggero rilievo, è aperta da tre portali, quattro bifore ed uno splendido rosone fiancheggiato da animali su colonnine pensili. La chiesa è di tipo basilicale a tre navate con transetto e con tre absidi nascoste dal muro piano del retroprospetto, secondo il modello della Basilica S. Nicola di Bari, seguito anche nella disposizione della cripta ad aula, in cui sulla selva delle esili colonne si impostano le volte a crociera. Fastosa è la decorazione dell’interno. I capitelli delle colonne sono animati da un repertorio di piante, fiori stilizzati e animali, reali e fantastici. È questo un bestiario tra i più vari e fascinosi della Terra di Puglia: leoni, gatti, cinocefali, grifoni, trattati con vivacità naturalistica, che si intrecciano alle foglie traforate, e si alternano, nella cripta, a volti umani. Nella cripta, agli animali feroci ci associano scene di caccia sugli spigoli ornati da leoni o scimmie accovacciate, mentre le facce sono occupate da figurine di cacciatori armati di lancia o centauri con arco e frecce, che intrecciano le code con quelle delle fiere. Il grifone del mosaico emerso sul pavimento della basilica preromanica.
Da Cortile Vescovado si accede al Palazzo Vescovile e all’ex Palazzo del seminario che con il suo fronte occupa un intero lato della corte vescovile, attualmente sede del museo Pinacoteca “Monsignor Aurelio Marena”, le cui sezioni principali organizzate sui tre piani del palazzo, comprendono: le ricche collezioni di dipinti che vanno dalle opere antiche, come il frammento di icona lignea della Vergine bizantina di origine orientale del XII-XIII secolo, alle tele barocche tra cui quelle del bitontino Carlo Rosa e fino a quelle contemporanee di Francesco Speranza; gli affreschi staccati dalla chiesa di S. Leucio vecchio; le statue in legno, pietra, cartapesta e argento.
27/09/2014
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