I CENTRI STORICI: BITONTO - 6^ parte
Sulla via Cappucini, il convento omonimo e la chiesa di S. Vincenzo furono fondati nel 1548 sotto il patrocinio del vescovo Musso. Di notevole bellezza il retablo ligneo intagliato e dorato dell’altare maggiore del XVII secolo e le due statue lignee settecentesche dei santi Francesco e Antonio opera dello scultore Antolini.
Sulla via proveniente da Bari, la quattrocentesca chiesa e il convento del Carmine con le strutture antiche sotto le decorazioni seicentesche di Carlo Rosa e di Altobello. In piazza Carmine Sylos la chiesa di S. Maria del Popolo e il complesso conventuale dei teresiani. A ovest dell’abitato, si trova il convento dei frati minori osservanti e la chiesa della Chinisa, oggi Cristo Re, costruita su modelli medievali ad aula unica a tre campate, al cui interno sono conservati affreschi e tele del fiammingo Gaspar Hovie. A ridosso delle fortificazioni cinquecentesche, interna al borgo antico ma in posizione decentrata, si ritrova la duecentesca chiesa, ricostruita nel Settecento, di S. Francesco d’Assisi, con l’annesso convento dove attualmente sono ospitati il Seminario e la Biblioteca Diocesana. Degli elementi gotici la chiesa conserva la facciata, le volte a crociera con nervature e il portale laterale. Del Seicento è il bel campanile a due ordini, con coronamento a cipolla. Bitonto è famosa anche per il culto e la chiesa dedicati ai Santi Medici. Al XIV secolo risale l’artistico bassorilievo in pietra raffigurante i Santi Medici ed alcuni devoti che ricorrono alla loro intercessione, originariamente situato nella cappella della famiglia Rogadeo ed oggi adibito a paliotto dell’altare posto nella cripta della nuova Basilica voluta dal vescovo Marena (1950-1978). Il culto dei Taumaturghi, crebbe con la massiccia emigrazione bitontina verso il nord America, avvenuta nei primi decenni di questo secolo allorquando gli emigranti, lasciando la città d’origine, portavano con sè la “sacra immagine” per trasferirla nei luoghi di nuova residenza. Il 19 marzo 1963 le statue con la sembianza dei Santi vengono trasferite nel Santuario voluto da Mons. Marena, luogo di preghiera e di culto ma anche di testimonianze della carità, eretto a Basilica Pontificia Minore da Paolo VI (1963-1978) il 13 febbraio 1975.
08/10/2014
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