La morale cristiana impone costumi rigorosi che influiscono anche sullo stile
delle acconciature: gli uomini tagliano corti e in tondo i loro capelli mentre
le donne avvolgono intorno al capo le bende che nascondono le chiome come ancor
oggi fanno le suore di alcuni ordini monastici di origine medievale. Solo in epoca
feudale regine e signore dell'aristocrazia portano i capelli sciolti sulle spalle
e fermati, sul capo, da un diadema.
Dalla fine del XIII sec., uomini e donne del popolo minuto coprono il capo ed
i capelli con semplici cuffie annodate sotto il mento mentre gli uomini della
borghesia e dell'aristocrazia portano berretti morbidi a cencio. Tra i giovani,
uomini e donne, delle classi sociali più ricche è diffusa l'abitudine di schiarire,
arricciare e profumare i capelli che scendono fino alle spalle e spesso sono decorati
con ghirlande di foglie e fiori. Gli uomini con capelli corti, a Firenze e Venezia,
sono guardati con sospetto e considerati dei malfattori. Una lunga treccia (COAZZONE
) di capelli e nastri orna spesso il dorso delle gentildonne che altre volte raccolgono
sulla nuca i loro capelli in un nodo trattenuto in una reticella d'oro o di seta
e circondano il capo con la LENZA o FERRONIERE, un nastro che lascia scendere
sulla fronte una perla o un'altra pietra preziosa.