Tra i cancerogeni ricordiamo i derivati del petrolio, le sostanze prodotte dalla combustione come il catrame, il benzene e i derivati. A questo aggiungiamo gli inquinanti chimici.
In linea di massima, l’azione impregnante sui tessuti di questi agenti di traduce a livello irico con segnali di tipo tossiemico.
L’accumulo tossiemico nell’iride e quindi nel corpo si può determinare dalla comunione di due fattori:
- Tossiemia esterna, cioè i fattori tossici che ci aggrediscono dall’esterno.
- Incapacità di depurazione organica, che si determina per difetto o sovraccarico degli organi atti all’eleminazione delle scorie, eliminazione che diviene tanto più difficile quanto maggiore è la tossicità delle sostanze che impregnano il corpo.
I segnali tossi emici sono dunque quelli che rilevano più di frequente in relazione al terreno cancerinico.
In particolare, consideriamo le macchie tossiniche di colore marrone, rossastro, nero come le più sospette.
I segni marroncini o rossastri indicano come citato in precedenza una debolezza della depurazione epatica; infatti il fegato è un elemento chiave della depurazione organica e del sistema immunitario.
Ne deriva che attraverso un’accurata analisi dell’iride possiamo determinare il livello del processo metabolico interno.
Un tumore maligno è uno spostamento del metabolismo verso processi anomali, sui quali influisce in maniera determinante la condizione più o meno corretta del sistema connettivo o mesenchimale, che dà luogo successivamente ad una disorganizzazione della crescita cellulare.
Fattore metabolico: nel metabolismo dei processi tumorali svolge un ruolo primario l’alterazione dell’equilibrio acido-base, con formazioni importanti di acido lattico. Ricerche hanno dimostrato che alcuni tipi di cellule cancerose producono acido lattico in misura 10 volte superiore a quella prodotta dalle cellule normali. Per questo motivo le raccomandazioni alimentari ai soggetti con il cancro o comunque quelle atte a prevenirne l’insorgenza devono comprendere il consumo di sostanze alcalinizzanti in buona quantità, come frutta e verdura.
La caratteristica iridologica sarebbe la comparsa di tossiemia che viene definita acidosi.
In ogni caso la condizione di acidosi si rivela essere un importante fattore di debolezza per il tessuto interessato da questo fenomeno, in quanto segnala un’incapacità importante dell’organismo di mantenere il pH ideale alla condizione di omeostasi. Un tessuto divenuto “acido” è in parole povere un tessuto fuori dal controllo fisiologico, soggetto ad infiammazioni ed alterazioni di ogni genere. Quando un tessuto non è più in grado di regolare in proprio pH ci sta segnalando l’instaurarsi di una condizione alterata in cui “tutto è possibile”, fino alla degenerazione ed alla formazione di tumori maligni.
Irido logicamente l’acidosi tissutale è segnalata soprattutto dalla presenza di una colorazione biancastra o giallastra diffusa e/o concentrata a livello delle strutture interessate dal problema.



17/10/2014