Giramolfetta
 MOLFETTA - sabato 23 novembre 2024 - Giramolfetta anche su... Facebook You Tube
 
Nuovi strumenti per smaltire le acque di vegetazione

Nuovi strumenti per smaltire le acque di vegetazione



Sperimentati grazie a un progetto di Aipo Verona, università di Perugia e azienda. Permeare sulla potabilizzazione delle AV. La tecnologia adottata consente di separarle e differenziarle conoscendone i componenti e mediante filtrazioni e osmosi inversa


L'attività di lavorazione delle olive da olio, almeno sino a ieri, ha dovuto affrontare un pesante onere: come smaltire i sottoprodotti dalla lavorazione, acque di vegetazione e sanse vergini.
Se, tuttavia, sino alla fine degli anni Settanta per lo smaltimento delle sanse vergini c'erano diverse soluzioni, principalmente, come accadeva nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, avveniva con un diffuso utilizzo nella produzione di energia calorica quale complemento della legna da ardere. Le acque di vegetazione (AV), al contrario, hanno rappresentato il tradizionale tallone d'Achille dell'attività frantoiana, un rebusche ha assunto connotazioni di maggiore difficoltà con l'entrata in vigore della Legge 10 maggio 1976, n. 319, “Norme tutela acque da inquinamento”, ovvero “Legge Merli” e la conseguente accentuazione, una volta entrate a regime le Regioni, di una parcellizzazione burocratica per il loro smaltimento, in quanto si sono valutate le AV e le sanse vergini con il criterio di “rifiuto”.
Conseguentemente il frantoiano è stato obbligato ad attuare un processo di smaltimento delle AV e delle sanse vergini gravoso, costretto ad operare tra i mille lacciuoli che l'interpretazione estemporanea della legge Merli generava.
Ciò premesso, vediamo di comprendere la vera identità, chimica e non, di questo (AV) sottoprodotto che in passato era smaltito attraverso il sistema fognario e che la Legge Merli, come sopra anticipato, ha sottoposto a esigenti regolamenti, che costringono i frantoiani a un vero e proprio surmenage di attività decisamente onerose, sicuramente troppo per le casse di un sistema imprenditoriale che non ha grandi margini di profittabilità.
Si premette che le AV sono prodotte e composte:
- dall'acqua di vegetazione delle olive da olio;
- dalle acque di diluizione delle paste oleose usate negli impianti continui;
- dalle sostanze solubili disciolte nelle drupe.
Va sottolineato che il loro carico organico è molto elevato, per questo la domanda chimica di ossigeno (COD) è compresa tra 100 e 190 g/l di ossigeno, mentre quella biochimica di ossigeno (BOD)5 si attesta tra 50 e 140 g/l, il che significa che 1 m3di acqua di vegetazione ha un BOD5
equivalente a quello determinato da 100-200 m3 di acque reflue urbane pari ai reflui prodotti da circa 100mila abitanti.

Inquinanti
Ora, quant'anche alcune componenti delle acque di vegetazione siano necessarie al terreno per l'utilizzo agricolo, in particolare l'azoto, il fosforo, il potassio, il magnesio, la potenziale alterazione ambientale di queste acque è consistente. Le AV, infatti, presentano concentrazioni fenoliche, capaci di originare fitotossicità ai vegetali e inquinamenti alla falda acquifera. I fenoli hanno, infatti, proprietà batteriostatiche e battericide e risultano, conseguentemente di scarsa biodegradabilità, per questo motivo hanno difficoltà ad essere trattate negli impianti di depurazione convenzionali, se non con altissimi costi di gestione. Per questo motivo nella seconda metà degli anni '80 fu applicato un regime di deroga e venne autorizzato lo spandimento controllato dei reflui oleari sui terreni agricoli, per fertirrigazione. Si appurò, infatti, che l'impatto ambientale mediante fertilizzazione da AV, se non si superano determinati quantitativi, riferiti al tempo e alla superficie, è limitato e non determina inquinamenti alle acque di superficie e alla falda freatica.
Dopo alcuni anni si evidenziarono anche degli effetti positivi sui terreni agricoli, dovuti a una loro maggiore umificazione e dotazione di sostanze fertilizzanti, particolarmente fosforo e potassio. Lo smaltimento in terreni agricoli fu poi ufficialmente regolamentato con la Legge 574/96 “Nuove norme in materia di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e di scarichi dei frantoi oleari” che stabilì le quantità massime consentite per lo spargimento.

Sperimentazioni
I limiti previsti dalla legge sono 50 m3/ha/anno per le acque provenienti da frantoi a ciclo tradizionale e 80 m3/ha/anno per quelle da impianti a ciclo continuo. Lo spargimento è consentito solo dopo la presentazione, al sindaco, di una relazione tecnica redatta da un agronomo o perito agrario, agro-tecnico o geologo. La successiva scoperta che i componenti delle acque di vegetazione possono avere un elevato valore commerciale ha innescato studi e attività di ricerca, che sono tutt'ora in fase di evoluzione, come sottolinea Enzo Gambin, direttore dell'Aipo (Associazione interregionale produttori olivicoli) di Verona. L'associazione ha realizzato, dal 2012, alcuni impianti prototipo in grado di ridare dignità economica e commerciale alle acque di vegetazione e che, dopo una prima fase e a seguito di sempre più particolari studi, stanno dischiudendo nuovi orizzonti per lo sfruttamento di questo sottoprodotto.
I polifenoli, ad esempio, per le loro spiccate proprietà biologiche, antiossidanti, antinfiammatorie e batteriostatiche, sono in grado di trovare impiego nell'industria alimentare, farmaceutica e cosmetica. Anche altri elementi contenuti nelle acque di vegetazione, quali fosforo, potassio, azoto e boro, troverebbero impiego come fertilizzanti.
Si diede corso, sulla base di queste intuizioni, a più ricerche e si formarono delle scuole di applicazioni di due principali filoni di studio. Un primo gruppo si orientò verso:
- la chiari flocculazione;
- i trattamenti combinati di ossidazione e precipitazione con calce;
- la fermentazione anaerobia.;
- l'incenerimento.
Un secondo gruppo, invece, si dedicò a:
- l'ultrafiltrazione;
- il trattamento foto solare.
In linea con questo secondo gruppo, l'Aipo ha impostato, già dal 2011, la propria attività di ricerca e, nel 2012, studiò congiuntamente con il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell'Università di Perugia diretto da Maurizio Servili, e realizzò con la Permeare s.r.l., azienda italiana specializzata in tecnologie di separazione a membrana e tecniche separative complementari, un primo impianto industriale seguendo un processo lavorativo che vedeva impegnata la macchina in enzimaggio, microfiltrazione tubolare, ultrafiltrazione, osmosi inversa.
Impianti di questo tipo, se completamente automatizzati, hanno capacità di lavoro di 20 ore/giorno, lasciando le eventuali operazioni di pulizia nelle 4 ore rimanenti.

Una nuova logica
Si può affermare che la logica di questo tipo di trattamento delle AV si differenzia nettamente dalle applicazioni sinora sviluppate. In precedenza, infatti, il problema della filtrazione era proiettato alla sola purificazione delle acque industriali e, quindi, esclusivamente al loro trattamento quale rifiuto. L'approccio della ricerca e dell'innovazione realizzata dall'Aipo è stato quello di attuare lo smaltimento delle acque di vegetazione a minori costi, per poter procedere allo sversamento in fognatura delle stesse nel rispetto dei limiti di legge imposti, ma anche di ricercare un possibile valore degli elementi che lo caratterizzavano. Il tutto nella convinzione che il processo di purificazione delle acque di vegetazione è, comunque, un costo per il frantoio che deve saperne valutare, su elementi concreti, l'onere connesso alla loro chiarificazione ma anche ai potenziali ricavi che tale attività può offrire.
La tecnologia su cui si è concentrata l'attenzione e l'impegno dell'Aipo consente di separare e differenziare le AV partendo dalla conoscenza dei suoi componenti e, successivamente, separarne i componenti, mediante filtrazioni e osmosi inversa. La separazione dei componenti è data e avviene trattenendo i composti in base al loro ingombro sterico, ovvero mediante quel fenomeno prodotto dalla vicendevole repulsione elettrostatica tra atomi e legami che formano la molecola stessa del prodotto.
Il trattamento di microfiltrazione si attua così mediante membrane, disponendo di una soluzione omogenea, che non presenti corpi in sospensione. Le AV derivanti dalla spremitura delle olive contengono una grande quantità di corpi sospesi (per questo motivo è indispensabile effettuare un trattamento preliminare per ottenere una soluzione omogenea) da utilizzarsi come materia prima per il trattamento con le membrane (vedi box).
Come afferma Gambin, nel solo Veneto, nel suo primo anno di attività, il secondo impianto (decisamente più innovativo e efficiente del primo prototipo) messo a punto dall'Aipo che ha consentito ai frantoi di poter conseguire un risparmio consistente, di poco superiore ai 400mila €, nello smaltimento delle AV.
Risultato che accredita l'associazione di un primato di eccezionale valore avendo portato l'olivicoltura del Nord Est a disporre di strumenti ultramoderni per competere sui mercati di tutto il mondo, dotandola di nuove opportunità di reddito integrativo attraverso il recupero di valore nella commercializzazione dei sottoprodotti (già attivo per le sanse vergini e il nocciolino) e come, intuitivamente, potrà avvenire anche pe le acque di vegetazione, fronte sul quale l'attività dell'Aipo è fortemente concentrata avendo dato seguito a una serie di minuziose analisi per avere un quadro “certo” degli elementi economicamente recuperabili da destinare (o trasferire e vendere) al mondo dell'industria.

di Beatrice Palialunga

Fonte: agricoltura24



29/10/2014
Olio e salute a cura di Vincenzo Corrieri - Frantoio Oleario Caputo
12/05/2018
Danni da gelo, le stime aggiornate
18/02/2018
Gestione della chioma e alternanza di produzione
09/01/2018
LA TRASFORMAZIONE - 2^ parte
12/12/2017
Il frantoio sostenibile: biogas dalle sanse
09/08/2017
Lotta alla mosca: c’è ancora molto da fare!
07/06/2017
Potare gli oliveti ad altissima densità
21/04/2017
Microonde nel processo di estrazione dell’olio
14/03/2017
Monitorare le olive ci salva dalla mosca
27/01/2017
Trapianto da contenitore
12/12/2016
Prevista in calo la produzione mondiale di olio
27/10/2016
Miscelare oli di categorie diverse è ingannevole
17/09/2016
Due voci doganali per “vergine” e “extravergine”
07/08/2016
Nuovi accorgimenti per gli impianti intensivi
24/06/2016
Sanzioni olio, un decreto tutto da riscrivere
11/05/2016
La Xylella si cura?
08/04/2016
Olio, più consumi nel mondo. Ma non in tutti i Paesi
08/03/2016
Olivo, il controllo della tignola
15/12/2015
Non c’è pace tra gli ulivi
12/08/2015
Olive da tavola, l’etichetta diventa obbligatoria
11/07/2015
Italiano, solo così si ritrova la leadership
22/06/2015
Biodiversità, il clima fa la spia sulle più forti
08/06/2015
Bio boom anche in cantina. L’impulso del reg. 203/2012, in piena revisione
28/05/2015
Dai sottoprodotti fenoli ad alto valore
15/05/2015
Cambiare i portinnesti per contenere il Capnodio
04/05/2015
Etil esteri, quest’anno è meglio controllarli
25/04/2015
Olivo, la scelta varietale. Come sfruttare l’enorme biodiversità italiana
17/04/2015
Oleocantale, la molecola che annienta i tumori. Risultati preliminari su cellule in provetta
09/04/2015
Spagna a corto di olio di oliva
29/03/2015
Soluzioni anti-ticchiolatura in coltura biologica
21/03/2015
Olio: Alla conquista degli Usa puntando sul salutismo
13/03/2015
Olio d’oliva: Battuta d’arresto delle importazioni
05/03/2015
Coop investe sull’olio 100% italiano. Siglato alla kermesse della Cia l'accordo che porterà sugli scaffali le prime 400 mila bottiglie
22/02/2015
Il campo elettrico pulsato migliora la resa d'estrazione
15/02/2015
Cos'è l'oliocottura e quando si usa
08/02/2015
Opera Olei: nasce il Consorzio che vuole diffondere la cultura dell'olio extra vergine di oliva
30/01/2015
Una chance per vedere se gli olivi sono sani
22/01/2015
Sanse, la resa di metano varia di caso in caso
15/01/2015
Corfù, dai veneziani l'eredità di boschi secolari
10/01/2015
Manuali o elettriche. E il taglio costa meno
26/12/2014
Ai blocchi di partenza la staffetta per la qualità
21/12/2014
Mosca, un flagello. Attenzione alle frodi
07/12/2014
Riforma Pac 2014-2020, le scelte nazionali
01/12/2014
È una chance per mettere in campo le proprie forze
25/11/2014
Raccolta, luci ed ombre di un anno di lavoro
19/11/2014
Olio di oliva, -35%. Prezzi in aumento Crolla la produzione. Impennata delle quotazioni. Scatta l’allarme qualità
14/11/2014
L'olio extravergine di oliva alla sfida dei mercati asiatici
08/11/2014
Al via il decreto emergenza Xylella
02/11/2014
Rialzo dei listini, l'Italia si affranca dalla Spagna
29/10/2014
Nuovi strumenti per smaltire le acque di vegetazione
24/10/2014
Qualità, occhio al degrado nel processo di estrazione
18/10/2014
Mosca, attacchi precoci. Resa e qualità a rischio
11/10/2014
Da mangiare o per condire. Quasi pronti per la raccolta
05/10/2014
Extra bio, crescono le vendite trainate dal chilometro zero
29/09/2014
Corfù, dai veneziani l'eredità di boschi secolari
24/09/2014
Reflui oleari, i metodi per renderli “buoni”
18/09/2014
Taglio drastico agli aiuti con l'arrivo della nuova Pac
12/09/2014
Idrossitirosolo, molto più di un antiossidante
06/09/2014
Le sostanze naturali che colorano l'extra
30/08/2014
Dai greci ai giorni nostri. La storia dei contenitori
24/08/2014
Il suicidio dell'olio di oliva. Il Nyt attacca il made in Italy
17/08/2014
Pompa a zaino ''Sparamosca''
10/08/2014
Impianti intelligenti che dosano i concimi
30/07/2014
Con l'olio d'oliva anche il fegato è protetto
25/07/2014
Con il recupero dei reflui il risparmio è assicurato
20/07/2014
Le migliori attrezzature per gestire dei residui
14/07/2014
Bottiglie scure o ambrate. L'olio sta meglio in vetro
07/07/2014
Travaso e filtrazione. Prime fasi di conservazione
02/07/2014
No al rabbocco. Miscele in etichetta
23/06/2014
Per una bella fioritura ci vuole tanta luce
16/06/2014
I marcatori molecolari che scoprono le bugie
10/06/2014
Idrossitirosolo, molto più di un antiossidante
04/06/2014
Le sostanze naturali che colorano l'extra
28/05/2014
Norme, una vecchia storia di ricerca e di parametri
23/05/2014
Il suicidio dell'olio di oliva Il Nyt attacca il made in Italy
16/05/2014
Dai greci ai giorni nostri. La storia dei contenitori
11/05/2014
Impianti intelligenti che dosano i concimi
04/05/2014
L'acqua migliore per la salute dell'olivo
27/04/2014
Fenoli dell'olio, i guardiani del sistema cardiovascolare
19/04/2014
Olio: Scambi internazionali. Ripresa dopo il ristagno
13/04/2014
Olio d'oliva, nuovi spazi nei Paesi emergenti
04/04/2014
Dopo le piogge attenzione al risveglio dei patogeni
28/03/2014
Competizione idrica è tempo di sfalciare
23/03/2014
Olio extravergine d’oliva biologico: buono per il palato e per la salute
19/03/2014
Dalle olive una miniera di composti bioattivi
11/03/2014
Extravergine e pomodoro. Un connubio da testare
05/03/2014
L'alta qualità combatte le malattie. La bassa le favorisce
24/02/2014
Meglio e più a lungo: il ruolo della Dieta Mediterranea e dell'olio extravergine di oliva
20/02/2014
LE VIRTÙ SALUTARI DA METTERE SUBITO IN TAVOLA - 2^ PARTE
12/02/2014
LE VIRTÙ SALUTARI DA METTERE SUBITO IN TAVOLA - 1^ parte
05/02/2014
16^ puntata - ''OSSERVARE E GUSTARE''
28/01/2014
15^ puntata - ''OLIO D’OLIVA: UN FILO D’ORO PER IL BENESSERE TOTALE''
21/01/2014
14^ puntata - ''Il grande inganno dell'olio extra vergine d'oliva e la speranza dell'Alta Qualità''
27/12/2013
13^ puntata - ''Superato anche il talco. In frantoio è meglio il carbonato di calcio''
01/11/2013
12^ puntata - ''Dove è finita l'alta qualità dell'olio extra vergine d'oliva italiano?''
06/10/2013
11^ puntata - ''Tutti i rischi della potatura degli olivi durante la raccolta''
19/09/2013
10^ puntata - ''L'Alta Qualità per l'olio d'oliva torna in alto mare''
14/08/2013
9^ puntata - ''Dalla sansa estrarre polifenoli a uso cosmetico e farmaceutico''
04/08/2013
8^ puntata - ''Un linguaggio nuovo per dare valore sensoriale agli oli di eccellenza''
13/07/2013
7^ puntata - ''Identikit del consumatore d'olio italiano''
25/06/2013
6^ puntata - ''L’olio italiano viaggia in Ferrari''
09/06/2013
5^ puntata - ''L’anima internazionale dell’olio bio ha casa in Puglia''
25/05/2013
4^ puntata - ''La scienza non ha dubbi, usate l’olio extravergine di oliva''
12/05/2013
3^ puntata :''E' fuorilegge la dicitura Bassa Acidità sull'etichetta dell'olio extra vergine d'oliva''
24/04/2013
2^ puntata - ''Il ciclo di sviluppo della tecnologia olearia è arrivato al termine? Ecco cosa bolle in pentola''
10/04/2013
1^ puntata - ''PRESENTAZIONE''