ZIZZANIA - 2^ parte
La zizzania si aggira in mezzo a noi, subdola e invisibile, e si insinua furtiva nelle relazioni a cui teniamo, portandole spesso a una rovinosa fine attraverso disaccordi, tensioni, equivoci e maldicenze, che hanno effetti molto efficaci e difficilmente prevedibili.
Come agisce. “Quando la zizzania non è frutto di un atteggiamento occasionale e involontario, si serve di solito di modalità di “semina” anche molto raffinate”.
Se ne possono riconoscere alcune più frequenti di altre. Vediamole qui di seguito.
- Metodo “taglia e incolla”. La persona estrapola frasi da un discorso che ha sentito e le rincolla in un altro contesto, conferendo loro un senso diverso dall’originario.
- Manipolazione di frasi. Un fatto o una confidenza viene riportato con qualche dettaglio in più o in meno, apparentemente insignificante, ma che alla fine ne stravolge il senso.
- Silenzi annuitivi. Il soggetto finge di non sbilanciarsi sul conto di qualcuno: sta in silenzio, facendo credere – anche con l’aiuto dell’espressione del volto – quel che l’altro vuole credere.
- Baratti psicologici. Fornisce informazioni “riservatissime”, capaci di rovinare una persona, in cambio di considerazioni, stima, accettazione.
- Spaccio di falsa amicizia. La frase più frequente è “Non dovrei dirtelo, ma ti sono amico e non posso tacere”. La persona non sa tenere alcun segreto, con nessuno.
I terreni più fertili. “La zizzania sembra avere una particolare predilezione per i rapporti che veramente contano”.
Tra questi i più colpiti dalla discordia sono le amicizie di lunga data, nelle quali ci sono diversi compromessi, sopportazioni e conflitti latenti mai affrontati, e dunque pronti a esplodere. Molto vulnerabili sono anche le storie sentimentali sorprese in un periodo di crisi in cui un partner è disposto a credere a pettegolezzi e insinuazioni derivanti dall’esterno. Non sono da meno – e può sembrare paradossale – i rapporti lavorativi eccellenti, al massimo del loro fulgore, in cui invidie insospettate trovano nella maldicenza la scusa per sfogarsi. Anche le catene parentali molto ampie, con stili di comunicazione “a vaso comunicante” o con schemi relazionali complicati si prestano facilmente all’azione della maldicenza. Lo stesso vale, seppure in minor misura, per il gruppo di amici con leader, quando questi ha troppo successo, o per due neo-fidanzati, con amico in comune che, pur avendoli fatti conoscere, ora invidia la loro felicità.
14/11/2014
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