I CENTRI STORICI: TERLIZZI - 1^ parte
A Terlizzi si può arrivare percorrendo la strada del mare oppure quella delle campagne. Lungo il mare che da Bari corre verso nord, è la statale 16 che in prossimità di Molfetta abbandona l’azzurro dell’Adriatico per immergersi nel verde degli uliveti. Altrimenti, prendendo la statale 98, oltrepassata Bitonto, si entra a Terlizzi, sfiorando l’antico casale di Santa Maria di Sovereto. Da qualunque direzione si parta, sono i colori a dominare il paesaggio del nostro itinerario, assieme alle suggestioni delle memorie lasciate dalla storia e dall’arte. In antico la nostra cittadina portava il nome di Turricium, che vuol dire “conta di torri”. Un nome che ci riporta sulle tracce dei re e dei principi medievali, sulle vie percorse dai crociati, dai vescovi, dai grandi ordini religiosi, ma anche alla visione di alte mura e fortificazioni pensate e costruite per conservare e difendere la vera ricchezza di queste popolazioni: olive, olio, grano, e mandorle.
L’antica città medievale, cinta da mura e da fossato, con torri e castello, si configurava in un sistema planimetrico radio centrico, ruotante attorno ad uno spazio centrale identificabile nella piazza del Duomo. Qui sotto, durante la dominazione degli Svevi, venne costruita la Cattedrale e la piazza antistante. Della Cattedrale sveva si conserva, perchè inglobato nell’oratorio della attuale chiesa del SS. Rosario, il portale, opera di Anseramo da Trani. Sull’architrave sono scolpite le scene della vita di Cristo, come in molti esterni dell’architettura religiosa coeva, mentre il timpano accoglie la tavola dell’ultima cena, chiuso intorno da fasce a motivi vegetali.
Agli inizi del XVI secolo il centro si espande ad est, oltre il castello, in direzione del convento dei Frati Minori Osservanti, e la vasta piazza che si era venuta a creare con il riempimento del fossato fuori la Portella, diventa il centro del nuovo Borgo, l’attuale Piazza Cavour, sulla quale si affacciano la chiesa e il convento di S. Gioacchino, il Sedile, e di qui parte la nuova strada, corso Umberto, che indica la direzione di espansione della città. Il Sedile realizzato nel 1752 per accogliere gli organi del governo cittadino, presenta integra la decorazione barocca al piano terra, sulla parete si staglia un grande arco ribassato a doppia voluta, con portalino ad architrave mistilineo e lateralmente due bande decorate a bassorilievo, mentre i due piani superiori costituiscono una sopraelevazione ottocentesca.
15/11/2014
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