GLI ALTRI COME RIFERIMENTO
Spesso succede che abbiamo bisogno di vedere cosa fanno gli altri per sapere cosa dobbiamo fare. “L’individuo, mani e piedi legati, è in balia dei suoi simili. E ciò a doppio titolo: egli teme un giudizio negativo e cerca di suscitare opinioni positive; inoltre, si appoggia sugli altri per stabilire il suo punto di vista, di concerto con essi”(1). Abbiamo, inoltre, già parlato della difficoltà che abbiamo nell’elaborazione degli stimoli provenienti dalla realtà sociale. Molte volte la soluzione a questo stato di cose c’è data dal “fare come gli altri”. L’individuo ha bisogno degli altri ed esprime questa istanza attraverso la ricerca dell’approvazione sociale e dell’accettazione da parte degli altri. Tutto questo determina un rinforzo della stima di sè. Il fatto che un individuo venga a conoscenza che un elemento è stato socialmente approvato o scelto basta a indurlo positivamente verso lo stesso elemento. Dobbiamo ora considerare una particolare categoria di “altri” ossia quella che ricopre il ruolo di autorità. In relazione ai gruppi sociali l’autorità svolge due funzioni. La prima riguarda i possessori di particolari qualità funzionali agli obiettivi del gruppo. In questo senso sono da ritenere autorità tanto gli esperti di determinare discipline, quanto i genitori che aiutano a far crescere il bambino. Quest’ultimi con la propria esperienza pongono rimedio all’inesperienza del bambino stesso. La seconda funzione è relativa a chi ha l’incarico di far rispettare le regole del gruppo allontanando chi osa trasgredirle. Questo tipo d’autorità è detta istituzionale. L’interiorizzazione del concetto di autorità ci porta ad avere delle risposte automatiche ai segnali provenienti da chi crediamo possa avere questa qualità. Siamo così sensibili che bastano pochi indizi di autorità a determinare la congruenza della fase di test, rendendoci totalmente acquiescenti alle indicazioni di queste persone. Gli indizi di autorità possono essere: i titoli, il vestiario, un determinato portamento, i segni distintivi di alcune professioni (divise, camici, particolari strumenti). Anche le indicazioni dei cosiddetti “opinion leader” possono essere determinati per lo sviluppo dei compartimenti desideri.
(1) P. F. Secord, C.W. Backman, Psicologia sociale, Bologna, 1971.
16/11/2014
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