I CENTRI STORICI: TERLIZZI - 2^ parte
Architettura religiosa e patrizia continuano a rappresentare fino a tutto l’Ottocento, il volto della città. L’imponenza del Duomo dedicato a S. Michele Arcangelo, eretto fra il 1783 e il 1872 , conserva della decorazione barocca della vecchia cattedrale, l’altare maggiore marmoreo, un armonium, mentre le pregevoli statue lignee dell’Addolorata, di S. Pietro d’Alcantara e S. Diego che si possono ammirare al suo interno, provengono dal soppresso convento degli Osservanti. La chiesa di S. Anna e l’ex Convento di S. Gioacchino costruiti tra il 1713 e il 1724, dalla bella facciata con fastigio curvilineo, continuano nell’affermazione del ruolo strategico che la chiesa svolge nella identificazione non solo dei ruoli, ma della configurazione dello sviluppo urbanistico.
S. Anna, a navata unica con cinque altari, conserva parte dell’arredo settecentesco tra cui la cantoria, il pergamo, le statue lignee e la cona dell’altare maggiore in legno dorato. Il monastero di S. Gioacchino ha un alto belvedere a loggiato, anche se in parte tamponato, con una balaustra superiore arricchita da busti. Con la fine del regime feudale, avvenuta nel 1779, vengono abbattute le mura e le porte, e la città si dota del cosiddetto “stradone” che circoscrive il Borgo antico e sul quale si restaurano le vecchie case, si innalzano i nuovi palazzi signorili e le chiese. A questo periodo appartiene il Palazzo De Gemmis, imponente edificio settecentesco che occupa un intero isolato. La superficie muraria esterna presenta un trattamento a bugnato nel quale sono armonicamente inserite porte e finestre. Di pregevole fattura il portale le lesene ruotate con balcone sovrastante. Nel cortile interno, la elegante scala in loggiato in due ordini, invita all’ospitalità da parte di una famiglia che ricoprì importantissimi ruoli nel governo e nella cultura della città.
Le case costruite ex novo o realizzate modificando strutture preesistenti, sono caratterizzate dall’uso di bugnati a piano terra nel quale si inseriscono portali ad arco con mascheroni nel concio di chiave, arricchite dai balconi del primo piano sostenuti da mensole scolpite a voluta. Un esempio, le eleganti soluzioni angolari della casa (18) in via Mazzini, con colonne e mascherone ai due spigoli dell’isolato.
20/11/2014
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