CONOSCERE GLI OLI ESSENZIALI
Gli oli essenziali sono miscele di sostanze aromatiche prodotte da numerose piante. Occorre ricordare che, anche se il loro nome può erroneamente farlo pensare, gli oli essenziali non sono sostanze grasse. In realtà, sono volatili, perchè si diffondono rapidamente nell’aria anche a temperatura ambiente. Prodotti del metabolismo della pianta, essi si trovano, sotto forma di minuscole goccioline, in foglie, resina, rami, legno, fiori, radici e buccia dei frutti. Sono presenti in piccola quantità e, rispetto alla massa del vegetale, anche in percentuali ben al di sotto dell’1%. Quando sono ancora nella pianta, vengono chiamati essenze. Una volta estratte, le essenze sono dette oli essenziali, anche se spesso si usano ambedue i termini per indicare lo stesso prodotto.
Come si estraggono
- Spremitura: utilizzata per gli oli essenziali tratti dalle bucce degli agrumi (arancio, limone, bergamotto, cedro, mandarino, pompelmo, ecc.). si esegue a freddo e non comprende alcun trattamento chimico.
- Distillazione in corrente di vapore: è uno dei metodi più usati per l’estrazione degli oli essenziali. Si pone il materiale vegetale (foglie, resine, cortecce…) macinato su griglie che si fanno attraversate da una corrente di vapore acqueo. Il vapore rompe le cellule del vegetale, permettendo alle particelle di essenza di fuoriuscire. Il vapore, salendo verso l’alto, trascina con sè le molecole odorose, quindi viene incanalato in un tubo refrigerante. Con l’abbassamento della temperatura, il vapore condensa. Essendo più leggero, l’olio essenziale galleggia sull’acqua che si è venuta a formare. Questo permetterà di separare l’olio essenziale.
- Estrazione mediante grassi o enfleurage: è un metodo usato per estrarre gli oli essenziali da tessuti delicati, come i fiori, che si danneggerebbero con la tecnica della distillazione. I fiori vengono raccolti e appoggiati su lastre ricoperte di grasso animale purificato. Si sfrutta infatti la capacità dei grassi, soprattutto se di origine animale, di assorbire gli odori. I fiori cedono al grasso il loro profumo e vengono sostituiti con altri fiori, finchè il grasso non si satura di profumo. Poi si sceglie il grasso con alcol, quindi si separa l’olio essenziale.
- Estrazione con solventi: si impiega per quelle piante aromatiche pregiate, con essenze che non resistono al calore. Sostituisce attualmente il metodo dell’enfleurage. Il vegetale viene fatto attraversare da un solvente (etere, alcol) che estrae l’essenza. Quindi il solvente viene rimosso.
- Estrazione con fluidi supercritici: con una moderna tecnologia è possibile utilizzare l’anidride carbonica, non tossica e chimicamente inerte, come solvente. L’estrazione avviene a basse temperature, evitando così eventuali alterazioni indotte dal calore.
Fonte: Riza.
02/12/2014
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