Coi pomodori secchi alt a smagliature e cedimenti
Servono dopo la dieta perchè, quando dimagrisci i tessuti perdono elasticità: con le loro vitamine, proteine e grassi buoni, il corpo si mantiene tonico
Saporiti, appetitosi ed estremamente versatili in cucina, i pomodori secchi sono una tipica delizia della tradizione calabrese, pugliese e siciliana, ma ormai sono facilmente reperibili in tutti i supermercati: si preparano durante l’estate, facendo essiccare al sole (o talvolta in forno) l’ortaggio fresco, oppure si acquistano già pronti dall’ortolano o sui banchi del mercato, anche durante i mesi freddi. Poi, basta sciacquarli sotto l’acqua corrente e asciugarli con un panno di cotone e sono subito pronti per dare sapore a sughi e contorni, aiutandoci a evitare l’aggiunta del sale, primo responsabile di cellulite e ristagni.
Pomodori secchi, un “vero” trattamento di bellezza
Se stai seguendo una dieta o se l’hai appena terminata ti saranno utilissimi:rispetto al pomodoro fresco, contengono una più elevata percentuale di provitamina A, una sostanza naturale che conserva la pelle soda ed elastica, ritarda l’invecchiamento cutaneo e scongiura la formazione delle smagliature e delle flaccidità che in genere compaiono (a maggior ragione se hai più di 40-45 anni) quando il corpo si “svuota” dai chili in più. Un’altra azione rassodante è garantita dall’elevato contenuto di licopene, vitamina C, zinco, rame, selenio e soprattutto di potassio (circa 300 mg per 100 g), il minerale che stimola la diuresi e favorisce l’eliminazione della cellulite e della ritenzione idrica. Attenzione solo a non eccedere con le dosi, perchè i pomodori secchi contengono 258kcal l’etto: tuttavia ne bastano pochissimi, anche solo 2-3, per raddoppiare il sapore di un piatto.
Sott’olio si usano per pasta e contorni
Procurati un etto di pomodori secchi piuttosto piccoli, tipo Pachino, e sciacquali bene sotto l’acqua corrente, asciugali con un panno di cotone e falli sbollentare per pochi minuti in una padella antiaderente con un dito di aceto di mele; quindi scolali e disponili nei vasetti (precedentemente sterilizzati) con spicchi d’aglio (se gradito), maggiorana, capperi e filetti d’acciuga dissalati. Continua così fino a riempire i vasi, ricopri con olio extravergine d’oliva, chiudi ermeticamente e sterilizza in acqua bollente per 10 minuti. Prima dell’uso, scolali bene dall’olio. Aggiungili al sugo di pomodoro o usali per insaporire bruschette e insalate di patate lessate.
Per assimilare il licopene devi cuocerli pochi minuti
Mentre tonificano i tessuti, i pomodori secchi svolgono anche un’azione di accelerazione sul metabolismo dovuta in particolare al loro apporto di proteine (13,3%) e fosforo, che migliora la digestione e riequilibra l’assimilazione di zuccheri e grassi.
Infine, il licopene presente ad alti dosaggi anche nei pomodori secchi agendo insieme alla vitamina C previene la formazione di colesterolo LDL (quello cosiddetto “cattivo”), che col tempo può danneggiare il circolo, scatenare infiammazioni e rendere più difficilmente smaltibile il grasso già formato. Unico accorgimento: per “attivare” il licopene, il pomodoro deve essere cotto. Dunque, anche i pomodori secchi vanno cotti o almeno sbollentati prima dell’uso.
L’idea in più: trasformali in un pesto super saziante
Per un vasetto di sugo servono 300 g pomodori secchi, un cucchiaio di capperi dissalati, un cucchiaino di origano, una manciata di basilico fresco, un cucchiaio di pinoli, un ciuffetto di prezzemolo, olio extravergine d’oliva q.b., aceto di mele q.b. Lava e asciuga i pomodori secchi, falli sbollentare 5 minuti in acqua bollente e aceto, scolali, asciugali e mettili nel mixer; quindi unisci il prezzemolo, i capperi, il peperoncino, il basilico e allunga con poco olio d’oliva. Solo alla fine aggiungi i pinoli e frulla per pochi secondi (la frutta secca, a contatto con le lame del frullatore, può ossidarsi): rendi il tuo pesto più fluido versando altro olio e conserva in vasetti che, una volta aperti, devi tenere in frigorifero.
Fonte: Riza.it
19/12/2014
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