In psicologia indica un particolare modo di affrontare la realtà caratterizzato da comportamenti indiretti o di compromesso. La persona in genere non ne è consapevole e/o non ne conosce le cause, che di solito affondano le radici nelle esperienze dell’infanzia. La comunicazione, in quanto proiezione all’esterno del nostro modo di rapportarci con il mondo, può contenere modalità nevrotiche che la rendono tortuosa e non lineare. I messaggi vengono fraintesi o non ottengono il risultato sperato.
Le parole della nevrosi. “Immagino che tu abbia capito quello che sto pensando”, “Con le tue parole intendi forse dire che…?”, “Sarai felice ora che me ne sono andato”, “Non ho detto che non ti amo, cerca di capire cosa intendo”, “Io non ti critico, dico solo che dovresti cambiare”, “Quando dovrei dire di no, mi esce comunque un sì”.
Il corpo dell’individuo nevrotico rimanda agli interlocutori una sensazione di tensione e di contrasto: manca di fluidità, non di rado presenta degli scatti improvvisi. Gli “attriti interiori” tra un modo di sentire e un modo di pensare tipici di questi soggetti, si traducono in movimenti a volte incerti, a volte forzati, difficilmente fluidi. C’è troppa energia nel gesto o è trattenuta. Non tutti i movimenti sono così, ma alcuni di essi tradiscono il contrasto sotteso.
Fin dalla nascita siamo chiamati ad affrontare la realtà nei suoi infiniti aspetti. Crescendo, ognuno sviluppa il proprio modo peculiare di relazionarsi a essa e di sopravvivere nel mondo. Un modo che si modifica nel tempo, ma che non può essere in tutti gli ambiti diretto e non conflittuale: alcuni fanno più fatica a vivere certe situazioni che altri trovano molto facili e viceversa. La nevrosi si configura come un elemento difensivo rispetto a situazioni percepite come pericolose per l’integrità psichica. Tuttavia con la maturazione e il procedere dell’età adulta, le nevrosi dovrebbero diradarsi – anche se è forse impossibile eliminarle tutte – e risolversi in modalità più sane che permettono una maggiore libertà di azione. Ma questo in molti casi non accade o accade solo in parte: alcune delle nevrosi infantili/adolescenziali più importanti possono restare intatte e perlopiù sconosciute al soggetto che le traduce anche in modi di comunicare caratteristici.
19/12/2014
Importanza della comunicazione e linguaggio del corpo