Sentenza shock del tribunale di Parma che dà ragione al Comune contro un cittadino che aveva ottenuto l’annullamento del verbale dal Giudice di Pace.

Il tribunale di Parma ha deciso con sentenza n. 892/2014 del 24 giugno 2014, depositata il 29 luglio scorso e resa nota dal Comune di Parma che gli agenti della Polizia municipale possono accertare le infrazioni stradali anche quando sono fuori servizio, purchè avvenga sul territorio di loro competenza.

Nessun limite per l’attività di polizia stradale
Per il giudice unico Silvia Cavallari “non è previsto alcun limite di tempo nello svolgimento di attività di polizia stradale” si legge nella sentenza che conferma la validità del verbale cui il Comune aveva fatto appello al tribunale. La decisione mette fine a un caso dell’agosto del 2009, quando un agente di Polizia municipale che viaggiava su un’auto fuori dall’orario di servizio, vedeva provenire una vettura in senso contrario ad elevata velocità e solo grazie alla prontezza del conducente dell’auto su cui si trovava il vigile, sarebbe stato evitato l’impatto tra i due veicoli. L’agente, veloce nel rilevare il numero di targa, nell’esercizio delle sue funzioni contestava al conducente dell’altro veicolo la violazione del Codice della strada per aver superato i limiti di velocità e aver invaso la corsia opposta di marcia.
Il giudice conferma la validità del verbale
Il trasgressore, vedendosi recapitare il verbale, ha presentato ricorso al Giudice di Pace di Parma, ottenendo l’annullamento del provvedimento nel 2011, con la motivazione che l’agente non era in servizio al momento dell’accertamento. Così il Comune ha presentato appello al Tribunale di Parma e il giudice unico Silvia Cavallari ha confermato la validità del verbale rilevando che “l’unico limite fissato dalla legge è quello della competenza territoriale”.

Di Valeria Aiello
Fonte: fanpage



26/12/2014