Bankitalia: la ricchezza in case giù del 4,4% ma cresce la quota sul portafoglio nel lungo periodo
Se, come logica conseguenza del calo dei valori e della crisi delle compravendite, nel breve periodo è calata la ricchezza in abitazioni detenuta dagli italiani, sul lungo è aumentata la quota di immobiliare detenuta sul totale del portafoglio.
«La ricchezza in abitazioni a prezzi correnti - si legge infatti nell’ultimo Bollettino statistico della Banca d’Italia - è diminuita tra la fine del 2012 e la fine del 2013 del 4,1% (211 miliardi di euro), pari al 4,4% in termini reali». Tuttavia «rispetto al 2000, la quota di ricchezza lorda detenuta in attività reali è cresciuta di 8 punti percentuali a scapito delle attività finanziarie». Anche la composizione ha subito variazioni: «La quota di attività reali detenuta in abitazioni è aumentata rispetto al 2000 di 3 punti percentuali, mentre la quota relativa ai terreni è diminuita di 2,7 punti; le quote dei fabbricati non residenziali, degli oggetti di valore e di impianti, macchinari, attrezzature, scorte e avviamento sono rimaste sostanzialmente stabili». Alla fine del 2013 la ricchezza in abitazioni detenuta dalle famiglie italiane ammontava a oltre 4.900 miliardi di euro, corrispondenti in media a più di 200mila euro per famiglia.
Sempre un anno fa, le attività reali etenute dalle famiglie italiane, secondo il Bollettino, «ammontavano a 5.767 miliardi di euro. Le abitazioni rappresentavano l'85% del totale delle attività reali e i fabbricati non residenziali il 6 per cento. I terreni incidevano per il 4%; impianti,macchinari, attrezzature, scorte e avviamento il 3% mentre gli oggetti di valore sfioravano il 2%».
Più in generale, la ricchezza netta delle famiglie nel 2013 era pari a 8.728 miliardi di
euro, corrispondenti in media a 144mila euro pro capite e a 356mila euro per famiglia.
Le attività reali rappresentavano il 60% del totale delle attività, quelle
finanziarie il restante 40. Le passività, inferiori a 900 miliardi di euro, erano
di poco superiori al 9% delle attività complessive. Il valore della ricchezza netta complessiva è diminuito rispetto all'anno precedente dell'1,4% a prezzi correnti; la flessione del valore delle attività reali (-3,5%), dovuta al calo dei prezzi medi delle abitazioni (-5,1%), è stata solo in parte compensata da un aumento delle attività finanziarie (2,1%) e da una riduzione delle passività (-1,1%). In termini reali (utilizzando il deflatore dei consumi) la ricchezza netta si è ridotta dell'1,7% rispetto al 2012.
di E. Sg.
Fonte: Il sole 24 ore
28/12/2014
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