La nevrosi è un elemento utile alla costituzione della nostra personalità in quanto può stimolare la ricerca di un equilibrio nel rapporto con l’esterno e al contempo protegge alcuni nostri lati deboli.
La comunicazione nevrotica. “È innanzitutto indiretta e può esserlo in vari modi”. Dire una cosa al posto di un’altra nella speranza che l’interlocutore (per esempio, “Sono felicissimo” detto in tono ironico a intendere il suo esatto contrario) è tipico della comunicazione nevrotica. Ciò è dettato dalla paura di essere giudicati, di ferire, di offendere. Sono le stesse cause del meccanismo dell’allusione, per il quale non si dice schiettamente una cosa, ma la si lascia intendere con mezze frasi. Ciò nasconde anche un desiderio di essere capiti al volo, il bisogno eccessivo di una complicità o di un’intesa. Frequente è anche l’uso esasperato di ironia, sarcasmo o consigli che in realtà nascondono critiche. Sono tutte modalità che cercano di colpire l’altro, di fargli arrivare un messaggio forte consentendo al contempo di non esporsi troppo. Diffusa è infine la tendenza a interpretare le parole degli interlocutori, come se avessero sempre un altro senso. Se la nevrosi psicologica è un modo parziale di stare nella realtà, la comunicazione nevrotica esprime di solito la paura, l’insicurezza, il bisogno di manipolare il dialogo per non trovarsi scoperti o con le spalle al muro.
02/01/2015
Importanza della comunicazione e linguaggio del corpo