Irap, ogni azienda pugliese paga 3.118 euro in media. Il valore della produzione netta ammonta a 16,8 miliardi
Bari, 22/01/2015 – Ogni azienda pugliese paga, in media, 3.118 euro per l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap). Il valore della produzione netta delle imprese ammonta a 16,8 miliardi. E’ quanto emerge da un’indagine sulle dichiarazioni Irap, condotta dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati del Dipartimento delle Finanze.
In particolare, nel 2013, sono state presentante, per via telematica, ben 297.302 dichiarazioni Irap, pari al 6,40 del totale nazionale (4.646.602) da parte di persone fisiche, società, enti che esercitano attività commerciali; persone fisiche, società semplici e quelle ad esse equiparate che esercitano attività di lavoro autonomo; produttori agricoli; enti privati non commerciali; amministrazioni pubbliche.
Rispetto all’anno precedente, sono state presentate 6.084 dichiarazioni in più, registrando così un incremento del 2,1 per cento (erano 291.218 nel 2012). Dalle dichiarazioni è possibile dedurre il valore della produzione che si attesta a 16,8 miliardi di euro (contro i 18 dell’anno precedente). In media, ogni contribuente ha dichiarato 57.683 euro (contro i 63.499 dell’anno prima).
Le imprese in contabilità ordinaria e semplificata sono 219.038 e hanno dichiarato 10,8 miliardi. La media è di 49.318 euro (contro i 54.408 di prima); cioè il 9,4 per cento in meno rispetto all’anno precedente.
Le imprese in regime forfetario sono 1.942 e hanno dichiarato 9,7 milioni. La media è di 4.975 euro (contro i 4.897 di prima). L’incremento medio è, dunque, dell’1,6 per cento.
I produttori agricoli soggetti all’Irap sono 43.029 e hanno dichiarato poco più di un miliardo. La media è di 24.607 euro (contro i 20.988 di prima). In questo caso, si registra una crescita del 17,2 per cento rispetto all’anno prima.
Gli esercenti di arti e professioni sono 28.266 e hanno dichiarato, anche loro, poco più di un miliardo. La media è di 36.785 euro (contro i 42.093 di prima). La flessione è del 12,6 per cento.
Le attività non commerciali ed istituzionali sono 2.362 e hanno dichiarato 3,9 miliardi. La media è di 1,6 milioni per contribuente (1,9 milioni l’anno prima). Il calo è del 14,3 per cento.
La base imponibile totale, esclusi gli enti pubblici locali, è di 12,3 miliardi. L’imposta netta versata dalle imprese pugliesi, esclusi gli enti pubblici locali, è di 552 milioni, risultante da 177.336 modelli Irap (le altre dichiarazioni riportano un saldo negativo e, dunque, considerato pari a zero).
«Il monitoraggio effettuato dal nostro Centro Studi regionale – dice Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – fotografa una situazione di profonda difficoltà. Infatti, se è vero che il numero di dichiarazioni in Puglia registra un incremento, è altrettanto vero che il loro valore complessivo ha subito una caduta evidente, con la produzione netta che rispetto all’anno precedente cala di più di un miliardo. Allo stesso modo è drastico il calo del valore medio delle dichiarazioni, il che la dice lunga sullo stato di sofferenza del nostro sistema produttivo.
Tuttavia – prosegue il presidente – perlomeno sul fronte IRAP i segnali per il futuro sembrano incoraggianti. Certo, è stata ripristinata la maggiore aliquota del 3,9 per cento a cui va aggiunta l’addizionale regionale, ma anche grazie al fortissimo impegno di Confartigianato a livello nazionale, la legge di stabilità ha previsto la deducibilità del costo totale dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato. Si tratta di un provvedimento – conclude Sgherza – che finalmente appone un primo, doveroso correttivo ad una tassa particolarmente odiosa, in quanto legata al fatturato e non già all’effettivo utile delle imprese».
22/01/2015
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