ANELLO CUTANEO O MARGINE NEURO-SPLANCNO-CUTANEO
Il margine irideo e ciliare rappresenta la cute e tutti i suoi annessi. Più precisamente si rifletteranno in questo anello anche le terminazioni vascolari e nervose periferiche che si trovano nello spessore della cute: la zona neuro-splancnica e vascolare.
Dal momento che tali sottili terminazioni raccolgono e cedono informazioni tra l’ambiente interno all’individuo e l’ambiente esterno, possiamo senz’altro vedere rappresentati in questa struttura fisica l’equilibrio dei rapporti con il mondo esterno, in termini sia fisici che psicologici.
L’aspetto e la salute della cute rispecchiano sovente le tensioni e le chiusure dell’individuo a livello relazionale.
Come il margine pupillare e la siepe forniscono indicazioni del sistema nervoso (centrale l’uno, autonomo l’altra), anche il margine ciliare, oltre a darci indicazioni del funzionamento della pelle come organo emuntore, segnala la sensibilità psichica di un individuo.
La correlazione cute-sistema nervoso ha origini embrionali: le cellule dell’epidermide derivano dal medesimo foglietto embrionale – cioè dallo stesso tipo di cellule – che darà origine anche al sistema nervose (origine neuro-ectodermica).
È esperienza comune come molte malattie cutanee siano determinate, aggravate, riacutizzate da disturbi psichici.
La pelle è l’organo più grande dell’uomo – circa due metri quadrati di superficie per circa 4 kg di peso – e le sue funzioni sono fondamentali ed insostituibili.
È inoltre importante per le manifestazioni delle emozioni ed è riflesso psicofisico dell’intero organismo.
Infatti, i disturbi organici così come quelli emotivi e psicologici hanno una propria corrispondenza riflessa su una o più aree specifiche reperibili sulla superficie cutanea.
Di conseguenza, la stimolazione di una zona di riflesso sulla pelle viene trasmessa alla struttura organica corrispondente (confronta le numerose discipline riflesso logiche come la reflessologia plantare, della mano, ecc.). La pelle dunque rivela anche i processi e le reazioni psichiche.
L’anello o margine ciliare fa da tramite tra l’iride e la sclera, oppure tra il corpo e l’ambiente fisico, chimico, biologico, psicologico, sociale. Normalmente questo anello non è particolarmente evidente: quando lo diventa è perchè vi è in atto una alterazione ed in questo caso viene detto “anello cutaneo”.
L’anello cutaneo dell’iride assume una particolare importanza che è da mettere in stretta relazione con il margine pupillare e la siepe.
Le impurità di questo anello non esprimono sempre le impurità della pelle intesa come struttura fisica, ma possono rivelare disturbi psichici e/o vegetativi (emozioni, ansie, depressioni, stanchezza, ecc.).
L’individuo che subisce ed in qualche modo si lascia influenzare da questo ambiente è segnato nell’anello ciliare o neuro-cutaneo.
Si valuterà allora il colore, che può tendere sia allo scuro come al più chiaro, occupato da tofi con diverse tonalità di colore, da pigmenti anch’essi di vario colore.
Anche lo stroma subisce delle variazioni per cui, a volte, si notano delle piccole e numerose lacune, in genere scure.
L’ampiezza e lo spessore di questo margine ha significato analogo all’iper o ipo-atrofia del margine pupillare e della siepe.
Per ciò che riguarda le malattie cutanee vere e proprie, si può dare la seguente corrispondenza: un anello scuro esprime malattie cutanee secche; un anello chiaro esprime malattie cutanee umide.
06/02/2015
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