LA SIMBOLOGIA PLANETARIA - 4^ parte
Giove
Nella mitologia greca Giove corrisponde a Zeus, il re degli dei. Egli personifica l’archetipo del Dio Padre. Giove è il potere dello spirito che permette all’uomo di aprirsi alla vita e al mondo con fiducia, cogliendo il divino in ogni cosa. Questa attitudine di fiducia nei propri valori spirituali, consente il mantenimento di uno stato d’animo improntato alla bonarietà di un padre amorevole, alla serenità e all’ottimismo (la giovialità, appunto). La tradizione astrologica lega Giove all’abbondanza, alla ricchezza, all’espansione, all’autorevolezza. Giove è anche il simbolo dell’oralità, del gusto e della soddisfazione legata al nutrimento, sia in senso fisiologico sia psicologico, come sensazione di appagamento per aver ricevuto sufficiente amore e calore. Un’oralità rimasta nell’infanzia parzialmente inappagata, lascia una sensazione di vuoto che può essere compensata nella vita adulta con l’assunzione di un eccesso di cibo, a cui consegue l’obesità. Nella fisiologia umana Giove rappresenta i fattori di crescita ed espansione, l’energia sprigionata dalle sostanze nutritive, come grassi e zuccheri; secondo la tradizione è associato al fegato, organo fondamentale per la trasformazione e l’immagazzinamento degli zuccheri. Governa la distribuzione del grasso, la circolazione arteriosa, l’elasticità dei tessuti. Essendo il re degli dei, per analogia è associato al sistema di coordinamento di tutte le ghiandole endocrine dell’organismo, che si colloca in quella parte del cervello chiamata ipotalamo e nella ghiandola ipofisaria a esso strettamente connessa. Gli oli essenziali con proprietà gioviane sono tonificanti, ma anche rilassanti, antispasmodici, antinfiammatori, balsamici, regolatori del metabolismo.
Saturno
Saturno è il nome romano di Crono, figlio di Urano, il Cielo, e di Gea, la Terra. Egli, per impadronirsi del trono dell’Universo, castra il padre Urano e prende il suo posto, ma a sua volta verrà detronizzato dal figlio Giove e inviato in perenne esilio. Il simbolo di Saturno è la falce che taglia, stacca, separa. Se Giove è l’espansione, Saturno è la concentrazione. Esprime l’isolamento, il distacco, la sofferenza, la solitudine, le prove della vita. Saturno pone la persona di fronte alla perdita e al distacco a cui si può reagire sprofondando nella depressione oppure accettando di imparare dalle sue dure lezioni, diventando forti sul piano morale ed elevandosi spiritualmente. Sono attribuite a Saturno le virtù della sopportazione, della perseveranza, della tenacia. È il pianeta tradizionalmente associato alla vecchiaia. Nell’antichità, tutte le piante utilizzate a scopi funerari erano governate da Saturno: sono le piante collegate all’oltretomba, sempreverdi e incorruttibile, simboli della morte, ma anche della trasformazione e della rinascita. Dal punto di vista fisiologico Saturno è associato al sistema scheletrico, ai denti, alla mineralizzazione, alle unghie, alle cartilagini, alla vescica, alla milza, alla concentrazione degli umori (urina, bile, liquidi organici). È legato ai processi di usura , di conservazione e di buon uso delle risorse organiche. Per questo Saturno è associato alla longevità. Ha la funzione di inaridire e di estinguere ciò che ha finito il suo ciclo vitale. Qualità saturnine: freddo, lento, secco, coagulante, cristallizzante, concentrato, pesante, plumbeo, austero, costante, limitante. Gli oli essenziali associati a Saturno hanno proprietà astringenti, raffreddanti, calmanti, coagulanti, cicatrizzanti, antinfiammatorie. A livello mentale portano verso il silenzio interiore, l’introspezione, la trascendenza.
Fonte: Riza.
16/02/2015
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