Gli oli essenziali presenti in commercio possono diversificarsi molto per presentazione, qualità e prezzo, e questo può generare nell’acquirente una certa confusione. Come è possibile orientarsi tra i prodotti in commercio, per avere la garanzia di acquistare un olio essenziale di buona qualità? Prima di tutto occorre sapere che vi sono oli essenziali estremamente preziosi e quindi costosi, come la rosa o il gelsomino; altri che, per il maggiore rendimento del processo di estrazione, hanno un prezzo più contenuto. Inoltre, l’etichetta dovrebbe fornire una serie di informazioni come:
- Il nome latino e quello comune della pianta;
- La parte della pianta da cui è estratto l’olio essenziale;
- Il paese di provenienza;
- La data di scadenza;
- Le indicazioni in relazione al metodo di coltivazione (biologico, biodinamico o spontaneo);
- Le modalità di estrazione (distillazione a vapore; spremitura; con solvente chimico);
- Il numero del lotto (per la rintracciabilità del prodotto);
- L’anno di produzione;
- Le informazioni sull’olio essenziale stesso: se è puro al 100%, se è stato diluito in alcol o olio, oppure se è miscelato con altri oli essenziali;
- Le modalità di conservazione;
- Il nome e l’indirizzo del produttore;
- Il volume contenuto.
L’erboristeria e la farmacia sono solitamente i luoghi di vendita più garantiti.
La conservazione e le precauzioni d’uso. Gli oli essenziali sono sensibili all’azione della luce, vanno quindi posti in bottigliette di vetro scuro, da conservare ben chiuse, per evitare che il contenuto di alteri, in un luogo fresco (temperatura tra i 5 e i 15 gradi centigradi), al riparo dalla luce e lontano dalla portata dei bambini. A queste condizioni durano mesi o anni. Gli oli essenziali di agrumi si possono deteriorare più velocemente degli altri, perchè reagiscono facilmente con l’ossigeno dell’aria. Per l’impegno degli oli essenziali è importante ricordare che sono sostanze molto concentrate, da non utilizzare pure, bensì diluite, evitando il contatto con occhi e mucose.
Fonte: Riza.