6° appuntamento con la rubrica sul mondo Ayurvedico curata da Mariangela Salvemini:Il massaggio ayurvedico Vata Pitta e Kapha
IL MASSAGGIO AYURVEDICO VATA PITTA E KAPHA
Lieta di introdurvi nelle tecniche dei massaggi ayurvedici, lascio che la vostra curiosità sia sempre viva per poi provare sulla vostra pelle le magnifiche sensazioni del massaggio.
Il primo passo importante da compiere è, prima di tutto, quello di leggere accuratamente i precedenti articoli dove elenco dettagliatamente le caratteristiche fisiche e psichiche dei tre dosha per poi assimilare con facilità l tecniche del massaggio.
Ci tengo a sottolineare che non esiste il "massaggio ayurvedico" ma i "massaggi ayurvedici" perchè, in ayurveda, non tutti i soggetti hanno bisogno dello stesso massaggio : a ognuno di essi ne viene praticato uno specifico e non generico per potenziarne gli effetti.
I massaggi "vata, pitta e kapha", quindi, sono diversi tra loro : il massaggio vata è piuttosto riscaldante, ricco di manualità diverse e veloci per creare iperemia perchè il soggetto vata soffre molto il freddo, è secco e quindi vanno applicati gli olii adatti come l'olio di sesamo altamente penetrante ed olii essenziali quali basilico indiano, arancio, camomilla romana che hanno proprietà calmanti, i migliori da utilizzare per questo dosha che soffre spesso di ansia, nervosismo, insonnia, mal di testa e memoria debole.
Per il soggetto pitta, invece, il massaggio da effettuare è piuttosto dolce, con poche manualità simili tra loro che si ripetono dolcemente e piuttosto lentamente.
Il massaggio pitta è detto anche "massaggio ayurvedico dell'accarezzamento": pitta è fuoco e quindi, quando è in eccesso, produce agitazione, ostilità, rabbia.
La mamma, di solito, per calmare il proprio bambino dalle sue agitazioni, lo accarezza , le carezze placano ogni tipo di rabbia e rancore.
Essendo pitta caldo, arrossato, irritato, durante il massaggio vengono applicati olii rinfrescanti e olii essenziali lenitivi come lavanda vera, camomilla romana, rosa damascena, emozionali come gelsomino, fior di loto e altri che vanno ad agire sull'acidità di stomaco come finocchio, menta e cardamomo.
Il massaggio kapha, infine, è energico, altamente stimolante perchè l'individuo con kapha predominante è grasso, pesante, lento e con tessuto molle.
L'impastamento e il pompaggio sono le caratteristiche delle manualità per kapha, i movimenti vanno diretti verso la sede dove sono localizzati i gangli linfatici,si pompa lentamente con pressione profonda partendo dai piedi verso l'inguine, li' dove vengono convogliati i liquidi in eccesso.
Gli olii utilizzati durante il massaggio kapha sono : zenzero, cannella, arancio e limone, altamente stimolanti e, essendo kapha legato ai polmoni e alle vie respiratorie, olii essenziali che vanno ad agire sul respiro come ravensare, eucalipto, pino silvestre, ginepro, cipresso, salvia sclarea.
Tutti i massaggi ayurvedici, come vata pitta e kapha, vanno ad agire anche a livello emozionale toccando punti specifici, o meglio, energetici chiamati chakra, attraverso i quali si possono avvertire tensioni fisiche associate a sentimenti repressi nel momento in cui c'è un disequilibrio psicofisico ma di questo ne parlerò nel prossimo articolo, quindi, non esitate a continuare il cammino ayurvedico.
E tu? di che massaggio hai bisogno per riequilibrare te stesso: vata, pitta o kapha?
Vieni a provarlo presso il mio centro estetico ayurvedico Shantala!
Grazie per l’attenzione. Ciao a tutti e… alla prossima puntata.
A cura di Mariangela Salvemini – Centro Estetico Ayurvedico Shantala – Via Saverio de Simone, 5
Tel. 366 470 62 45 – www.shantalaestetica.altervista.org
12/09/2012
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