Coop investe sull’olio 100% italiano. Siglato alla kermesse della Cia l'accordo che porterà sugli scaffali le prime 400 mila bottiglie
Assieme» per valorizzare l’olio extravergine di oliva, frutto di olive italiane al 100 per cento. Con questo marchioslogan agricoltori, cooperative e grande distribuzione organizzata hanno siglato un accordo di filiera che prevede la commercializzazione di olio di alta qualità, esclusivamente made in Italy.
L’intesa è stata sottoscritta e presentata ufficialmente la settimana scorsa a Lecce alla sesta Conferenza economica nazionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia). Un patto dunque tra agricoltori, rappresentati da Cia e Cno (Consorzio nazionale olivicoltori), cooperazione (Legacoop agroalimentare) e Gdo (Coop Italia) per realizzare «Assieme» (il marchio sarà riportato sulle etichette in commercio sugli scaffali dei supermercati Coop di tutta Italia a partire da settembre) un percorso di valorizzazione del prodotto made in Italy che consenta anche di ripartire in modo più equo il valore aggiunto rafforzando la reddività degli operatori.
L’obiettivo, ha spiegato il presidente della Cia, Giuseppe Politi, è far conoscere e proporre ai consumatori un olio di alta qualità che metta fine ad annosi conflitti interni alla cosiddetta «catena del valore», spesso sbilanciata nella suddivisione del profitto finale.
L’iniziativa partirà dopo l’estate con 400mila bottiglie da mezzo litro che presenteranno parametri di qualità «misurabili»: massimo 0,3% di acidità, 300 milligrammi/ kg di polifenoli e un contenuto di alchil esteri inferiore a 30 milligrammi /kg. Prezzo di vendita consigliato, tra i sei e gli otto euro il chilo.
Una scelta, hanno spiegato le parti coinvolte, che presenta un doppio vantaggio, per i consumatori e gli agricoltori italiani. Le famiglie, da un lato, avranno la garanzia della completa tracciabilità dell’olio a partire dalla pianta, mentre dall’altro i produttori agricoli, vedranno riconosciuto il loro lavoro a prezzi remunerativi. Questo in una fase di mercato particolarmente critica, contrassegnata tra l’altro dal boom produttivo della Spagna e prezzi di intervento comunitario che non compensano i costi.
«Un’intesa particolarmente importante – ha sottolineato il presidente Politi – non solo perchè ci permette di valorizzare al meglio uno dei prodotti di eccellenza della nostra agricoltura, ma soprattutto perchè è un’ulteriore arma di difesa contro le truffe e le sofisticazioni che al nostro olio extravergine causano danni per 1,5 miliardi di euro l’anno». «La presenza di grandi quantità di oli lampanti e deodorati venduti a cifre irrisorie come made in Italy – ha aggiunto Politi – è diventata un dramma per i nostri agricoltori, perchè determina il crollo dei prezzi delle olive, con conseguenze gravissime sui redditi degli olivicoltori». «D’altra parte – ha spiegato il presidente del Cno, Gennaro Sicolo – il comparto olivicolo è di primaria importanza per l’economia del paese. Il settore impegna più di un milione di aziende per una produzione media annua che si aggira intorno a 500mila tonnellate, di cui il 30-40% destinato all’export».
«Nel mercato dell’olio – ha ricordato il presidente di Coop Italia, Vincenzo Tassinari – Coop è tra i leader nazionali con una quota che si avvicina al 20% e 24 milioni di litri venduti l’anno. In una fase difficile come quella attuale pensiamo sia compito della distribuzione svolgere un ruolo di cerniera tra chi produce e chi consuma, accorciando la filiera e dando vita a progetti concreti in grado di generare significativi benefici per i soggetti interessati».
Dal canto suo, il presidente di Legacoop agroalimentare, Giovanni Luppi, ha osservato che si tratta della «seconda iniziativa con il marchio «Assieme» che promuoviamo con i produttori e con Coop. La prima, lanciata l’anno scorso, ha visto come protagonista il settore vitivinicolo e ha raggiunto un risultato importantissimo in termini di gradimento dei consumatori, di vendita e di remunerazione per tutti i protagonisti della filiera. Sono certo che anche per l’olio il risultato sarà più che positivo»
Fonte: www.agricoltura24.com
05/03/2015
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