LEALTÀ - 1^ parte
Valore in virtù del quale un comportamento di tipo relazionale corrisponde in modo nitido ai reali intenti della persona, che perciò non ha secondi fini nè mette in atto strategie manipolatorie. In tal senso essa è sinonimo di fedeltà alla parola data, alle promesse, ai piatti. Ogni comunicazione, per essere valida ed efficace, deve essere leale nel suo intimo, mentre accade spesso che ci sia un divario tra ciò che si pensa e ciò che si dice.
Le parole della lealtà. “Sulla sua onestà metterei la mano sul fuoco”, “Con te sono sempre stato leale e tu mi ricambi in questo modo”, “È un amico, non mi parlerebbe mai alle spalle”, “Tutto puoi dire di me, ma non che sono stato sleale”, “Io non nascondo niente, sono così come mi vedi”, “Mi hai tradito, da te proprio non me lo sarei mai aspettato”, “Per il bene del nostro rapporto devo dirti quello che penso”, “Essere leali paga sempre”, “Avresti dovuto dirmelo che non eri felice”.
Se non vi guarda negli occhi, se mentre vi parla si copre un po’ la bocca con la mano, se si tocca i capelli, se si sposta da una parte all’altra… c’è qualcosa che non va. Ovvero, mentre dice una cosa, il vostro interlocutore sta pensando al suo contrario o, per lo meno, non è franco. La lealtà va di pari passo con la chiarezza e la sincerità: il corpo e i movimenti quindi devono ispirare fiducia, tranquillità e sicurezza.
Il senso profondo della lealtà si rintraccia nell’antica parola latina da cui il termine prende origine, l’aggettivo legale, cioè “che segue la legge”. Non si tratta ovviamente in questo caso di norme giuridiche. La persona leale ha profondo rispetto per le cosiddette “leggi non scritte” – ma riferentesi al buon senso – dell’amicizia, dell’amore, della professionalità e dei rapporti in genere; per esempio, non agisce con secondi fini, rispetta la parola data, non trama dietro le spalle, non diffonde maldicenze, aiuta nel momento del bisogno… La lealtà dunque è un valore che si configura anche come strumento capace di dare ordine ed efficacia alla comunicazione fra gli esseri umani e che, quando è davvero presente in un rapporto, riduce al minimo la possibilità di equivoci, malintesi e discordie.
13/03/2015
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