DEPRESSIONI E SINDROMI ANSIOSE - 1^ parte
Le depressioni sono conosciute dall’uomo da migliaia di anni ma nessuno mai è riuscito a spiegarle in maniera completa e soddisfacente. La depressione è un complesso di sindromi che ricorre frequentemente nella patologia mentale e spesso rappresenta una condizione finale comune di molte forme morbose.
La categoria più esposta alle depressioni è quella femminile. La responsabilità della famiglia e degli eventuali figli, carenza di un vero rapporto affettivo con il partner, mancanza di corresponsabilità da parte di quest’ultimo, rendono la donna vulnerabile di fronte ad eventi stressanti, che accrescono la disistima di sè, così che la persona si lascia andare al senso della disperazione e cade quindi in depressione. Altre situazioni tipiche dell’universo femminile che possono generare depressioni sono il post-partum, la sindrome premestruale, il climaterio, la sterilità, la gravidanza, gli stupri subiti, soprattutto da membri della famiglia, l’aborto, le percosse, l’omosessualità e la discriminazione.
Forme di depressione sono in aumento anche tra gli uomini e tra gli adolescenti. Stress importanti e continui nella prima fase di vita (1-12 anni) possono indurre cambiamenti nella chimica organica, modificare il metabolismo e influenzare il futuro funzionamento del cervello. Si deve tenere conto di diversi fattori, che possono essere ereditari, costituzionali (ad esempio il tipo picnico, corporatura robusta, pingue, molle, brachitipo), biologici metabolici, psicogeni e psicodinamici, stressanti (sociali o culturali), malattie organiche (ipotiroidismo, anemia, sclerosi multipla, patologie croniche).
Dobbiamo ricordare che in questo ambito sono molte le cosiddette forme sub-cliniche, che sono meno intense ma più persistenti. Si manifestano al limite con le condizioni di normalità, con oscillazioni di umore ed emotività spesso alterata. Si parla in questi casi di distimie, ipertimie e ciclotimie.
Distimia: si definisce come una forma attenuata di depressione. Spesso i disturbi sono presetni già nell’infanzia. I soggetti che ne soffrono sono pessimisti, iper-sensibili, timidi, insicuri, nervosi, repressi, inibiti. Vi è molto bisogno di dormire, hanno tensioni psichiche che sfociano in malesseri fisici e malattie a matrice psicosomatica. Il sistema nervoso neuro-vegetativo risulta squilibrato, con manifestazioni a carattere digestivo (dispepsie, ulcere, gastriti, tetto colite, morbo di Crohn, ecc.), difficoltà respiratorie, malattie della pelle, impotenza, frigidità, ipertensione.
Ipertimia: si tratta di soggetti che vivono in accelerazione, sempre in cerca di forti emozioni, di avventure, instancabili, spesso geniali e pieni di idee, arroganti ed estroversi, sempre in attività frenetica. Spesso abusano delle proprie energie arrivando ad esaurirsi. L’iperattività può essere associata a buon umore ed estroversione, oppure ad aspetti ossessivi, tirannici, con irritabilità elevata ed ipereccitazione. In genere gli ipertimici dormono poco.
Per tutte queste caratteristiche, si sentono invincibili e quando,a d una certa età le forze iniziano a declinare, possono cadere in depressione poichè non si sentono più all’altezza delle proprie aspettative. Non accettano di essere malati o “fuori uso” e possono arrivare fino al suicidio per l’incapacità di accettare le proprie debolezze o malattie.
Ciclotimia: il ciclotimico presenta, come suggerisce il termine, un umore molto altalenante e ciclico, è instabile sia nel lavoro che nella vita affettiva, anche se l’entusiasmo iniziale non manca. Passa dall’apatia all’euforia. I cicli di umore durano pochi giorni o settimane. La donna in menopausa è spesso ciclotimica per fattori ormonali e può manifestare cambiamenti repentini di stato d’animo e scatti improvvisi di irritazione e anche aggressività. La maggior pare delle donne ciclotimiche può tendere alla depressione vera e propria in occasione dell’inizio della menopausa.
07/04/2015
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